Carenza idrica, dopo le polemiche l'esposto

MARZAMEMI - Il problema idrico di Marzamemi arriva sul palco del cinema di frontiera. Giovedì sera infatti un gruppo di cittadini ha letto un documento tra lo stupore dei turisti che sedevano in piazza Regina Margherita in attesa della proiezione prevista dal programma della rassegna internazionale. Enzo Cataudella ha letto un volantino per mettere in evidenza come la carenza idrica stia rovinando l'immagine di Marzamemi in un periodo di massima affluenza turistica. Intanto Rifondazione Comunista prende posizione sulla vicenda dopo la denuncia presentata da una signora il giorno prima. "Siamo stati purtroppo buoni profeti - afferma Barbara Fronterrè - e con questo documento invitiamo l'amministrazione comunale a tirare fuori dai cassetti lo studio che fu commissionato dall'allora sindaco auro Adamo su come risolvere i problemi di approvvigionamento idrico". Questo studio fu curato dal geologo Capodicasa e dall'ingegnere idraulico Ruscica. "In questo studio - ribatte la Fronterrè - c'è la strada d'uscita per i problemi idrici che attanagliano Pachino e Marzamemi. Il guaio è che il sindaco e l'attuale maggioranza hanno scelto strade diverse e onerose come acquisto e affitto di pozzi. Soluzioni che non risolverebbero i problemi ed anzi prevedono aggravi di costi per l'ente e quindi per la collettività". Insomma l'estate di Marzamemi quest'anno è piuttosto problematica. Alcuni operatori fanno ricorso alle autobotti per evitare disdette e lamentele. Non sempre si riesce a placare l'ira di chi credeva di arrivare in un paradiso naturalistico ma che si trova a lottare con gravi problemi di mancanza d'acqua. "Il guaio - aggiunge Barbara Fronterrè - è che il sindaco non si vede mai da queste parti.

Comprendiamo che tutte le sue energie mentali e fisiche sono per risolvere le crisi nella sua maggioranza. Il tasso di litigiosità è talmente elevato e costante che non resta tempo per pensare ai problemi veri del territorio. E l'estate diventa un inferno". Intanto Rifondazione annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa. "Abbiamo raccolto molti pareri dai turisti - prosegue Barbara Fronterrè - e vi assicuro che in molti casi le cose che dicono, per manifestare il loro disagio, ci mettono in forte imbarazzo poiché constatiamo che tutto corrisponde al vero. Peccato: abbiamo un treno carico d'oro a portata di mano ma possiamo solo vederlo passare. Il problema è che se qui il turismo va in crisi saranno guai seri per tanti. Lo hanno capito questo i nostri amministratori che ancora cincischiano sulle deleghe e sui cambi di poltrone a palazzo comunale?". La domanda, come diceva un noto conduttore televisivo, sorge spontanea ma è la risposta che diventa tutt'altro che scontata. Intanto agosto è dietro l'angolo e c'è chi è pronto a giurare che il mese prossimo la situazione non potrà che peggiorare.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 26-07-2003 - Categoria: Cronaca

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Sarebbe interessante capire cosa contiene questo studio che, di colpo, risolverebbe il problema idrico nel Promontorio. A me sembra che la cosa che risolverebbe immediatamente è il conto in banca dei professionisti che hanno realizzato lo "studio". Cosa che è sempre stata, storicamente, se si considera che anche il "Piano dei Parcheggi" comunale è stato lautamente liquidato e di parcheggio non se ne vede neanchè uno.(a parte quello temporaneo di recente istituzione) Ma con il beneficio del dubbio lasciamo che sia conoscibile questo "studio" per capire le sue previsioni e poi tirare le conseguenti conclusioni finali.
I colpi di teatro evitateli. E fate l'opposizione nelle sedi specifiche ed opportune. Dimenticavo che la "sinistra" non ha rappresentanti in consiglio e si ha pure la presunzione intimidatoria di volere tappare la bocca a chi ricorda lo stato di degrado in cui versa la sinistra in Sicilia e a Pachino. Non siete credibili. La gente a capito il gioco e non si lascia piu' imbrogliare: siete tutti gli stessi!!!!!! E questa certezza è dura da digerire!!!! Giochi di parte, dove oramai non si sà bene quale parte politica sia ed è più pericolosa. Un vero inferno. La sinistra, oramai, infiltrata. Saldamente in mano a piccoli gruppi che vogliono mantenere solo il loro piccolo insignificante, ma vitale, fetta di potere consociativo. Una lotta serrata che non distingue i caratteri specifici della democrazia e dove lo squallore si confonde omogenizzandosi in gruppi organizzati che non trovano neanche il coraggio di esporsi apertamente. Ogni occasione è buona per sperimentare la loro coesione interna. Sai cosa gli importa ai turisti dei proclami recitati in pubblico? I turisti di queste cose non ne vogliono sapere. Vogliono l'acqua e basta!!!! Se non c'è l'hanno, il prossimo anno sceglierano altre località, che allo stesso prezzo gli danno, efficienza, tranquillità e servizi efficaci. Abbiate il coraggio sociale di rivolgervi ai cittadini a quelli che vivono ogni giorno questa realtà invece di fare teatro a Marzamemi omologandosi con il teatro di frontiera afforntando tematiche locali e inficiando l'immagine di una manifestazione che porta lustro e prestigio a questo angolo di Sicilia. Infine questi bliz hanno solo la funzione di fare indignare ancora di piu' gente che non vuole pensare a nulla e vuole rilassarsi, riposarsi e divertirsi. Gli esposti se hanno fondamento giuridico fateli e poi li annunciate. Invece si brandisce l'arma della denuncia a scopo interno e senza nessuna ovvia politica e sociale conclusione: insignificante. Dimenticavo forse non riuscendo ad essere presenti nei giornali non trovano occasione che mettersi in mostra per generare una piccola personale pubblicità.
Alcune considerazioni: come è possibile commentare le notizie se non si conoscono bene le stesse? Forse è soltanto per smania di essere comunque presenti e dire per forza qualche cosa... Anche se a volte, quando non si sanno bene le cose, sarebbe meglio stare zitti... A volte il silenzio è d'oro!!!
1). Chi ha inscenato la protesta a Marzamemi erano cittadini e abitanti di Marzamemi (per l'occasione ero presente tra il pubblico che attendeva l'inizio dei film in rassegna), e non uno stuolo di mariuoli rifondaroli, opportunisti, comunistazzi, collusi in logiche consociative, etc., etc., etc., A meno che a Marzamemi non si siano rifìugiati gli ultimi irriducibili membri della decaduta Direzione del PCUS Moscovita (cosa che non mi pare sia mai accaduta, nonostante qualcuno possa pensarla verosimile!).
2) Lo studio presentato da alcuni profesisoniti al compianto Mauro, risolverebbe veramente alcuni gravi problemi... basta leggerlo prima di sputare sentenze al vetriolo (e poi, se non ricordo male, tale commissione istituita per affrontare e risolvere la carenza idrica nel territorio di Pachino, lavorò gratuitamente e presentò il proprio studio all'Amministrazione Comunale... Non penso che pretendano soldi... Poi, non si sa... E se comunque fosse così, doce starebbe il problema? Se lavorano professionisti di centrodestra, possibilmente di fuori Pachino, è lecito che questi pretendano il pagamento della parcella, mentre se lavorano dei professionisti di sinistra... mbè... allora no, che c'entra... sono di sinistra... sono Komunisti... perchè vogliono essere pagati? Ma guarda come sono venali!!!! Attaccati al denaro... E chi l'avrebbe pensato?
Finiamola con questi ragionamenti, che sono quelli che hanno distrutto e dilaniato la sinistra pachinese!!!
Infine: che male c'è se Rifondazione comunista, alla luce del fatto che non hanno presenza alcuna in Consiglio Comunale di PAchino, cercano di fare opposizione civile in questo modo, anche solidarizzando con cittadini e abitanti di Marzamemi che certamente non sono annoverati tra i loro tesserati e tantomeno elettori? Del resto, ricordo bene che sino a qualche decennio fa ci si muoveva e mobilitava in questo modo.
Conclusione: anzichè attaccare gruppi e movimenti politici di piccola entità numerica ma molto battaglieri nel sangue, qualcuno farebbe bene ad attaccare legittimamente chi governa ed amministra la città non sapendo trovare il modo di risolvere i problemi del territorio e della comunità che vive e lavora nel territorio.
Saluti irati, Cittadino Nofrio Conti