PORTOPALO - E' conosciuto da tutti come «il professore»: Carmelo Pisana è uno dei nomi di spicco nell'ambito della produzione agricola di qualità, all'interno del comprensorio Pachino-Portopalo. Il suo ciliegino, anche in questi tempi di grosse difficoltà economiche e crisi nera, viene venduto a prezzi che mediamente equivalgono al doppio, a volte anche al triplo, degli altri produttori del territorio. Sono anni che seguo le mie strategie di marketing e commercializzazione, - afferma Pisana - svincolato da tutto e da tutti. Solo con le mie competenze, il mio fiuto commerciale e l'apporto dei miei figli che lavorano insieme a me». Originario di Scicli, negli anni 50 la sua famiglia si stabilì a Portopalo, Carmelo Pisana ha insegnato per tanti anni all'istituto agrario di Pachino, fino al conseguimento della pensione. «La crisi c'è, si percepisce ovunque ma l'importante è non subirla - dichiara il professore - poiché è sempre dietro l'angolo il rischio del vittimismo che spesso porta a voler delegare ad altri quello che si potrebbe fare da soli». La parolina magica è programmazione. «Da parecchi anni riesco ad effettuare un'ottima programmazione, stagione dopo stagione, non a caso, - sottolinea Carmelo Pisana ,- il mio prodotto arriva nei mercati del nord Italia e viene posto in posizione ben visibile. Abbiamo sposato il concetto di qualità e di giusta quantità per non appesantire il mercato.
Il nostro è ormai un marchio riconosciuto da tanti acquirenti che cerchiamo di non deludere». I suoi metodi di produzione sono naturali, senza uso di insetticidi. Per l'incrocio vengono utilizzate soltanto le api, nella fase di impollinazione del fiore nella serra. Gli sprechi sono limitati al massimo, specialmente in questi tempi di recessione, papà Carmelo lavora in perfetta sinergia con Michele e Antonio, i suoi due figli.
«La collaborazione con loro è totale, non potrebbe essere altrimenti, anzi forse è questo il valore aggiunto della nostra attività. Magari, in futuro ci saranno i miei nipoti. Inoltre, cerchiamo di stare al passo con i tempi nei vari meccanismi di produzione e siamo molto attenti in ogni fase della campagna agricola». A Portopalo è quasi considerato un totem, non solo per i suoi trascorsi di docente ma perché è diventato uno degli esempi da seguire per uscire indenni, o quasi, dalla crisi che attanaglia il settore agricolo. L'importante è non accontentarsi ma senza strafare: questo è il suo motto. La sua azienda di 25 mila metri, produce all'incirca 1.250 quintali di prodotto che viene piazzato e venduto a Milano e Roma, in Francia e Svizzera, con prospettive di arrivare anche in Russia. La sua struttura produttiva è passata indenne anche dall'ondata di maltempo abbattutasi a Pachino e Portopalo all'inizio del mese scorso. «Siamo stati fortunati, poiché abbiamo le serre in una posizione che ci tiene indenni da questi rischi».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 09-12-2011 - Categoria:
Economia