PACHINO - Convocazione in Procura a Siracusa per il presidente del Consiglio comunale, Corrado Giannì, il consigliere Sebastiano Gabeli e il segretario generale Lucia Minniti. I tre sono stati chiamati dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria aretuseo che li hanno informati di un'indagine penale a loro carico sull'ipotesi del reato di «falso ideologico in concorso». La vicenda riguarda il passaggio in Consiglio comunale che determinò la sfiducia dell'allora presidente Andrea Rabito e l'elezione di Giannì. Dopo la votazione, Rabito dichiarò sciolta la seduta per mancanza di numero legale. Le dinamiche dei giorni successivi portarono alla stesura di un verbale, firmato da Giannì e Gabeli (quest'ultimo in qualità di consigliere anziano, in assenza di Maccarone), in cui si dichiarava approvata la mozione di sfiducia, con conseguente scioglimento della seduta. Ricostruzione che per Andrea Rabito avrebbe contenuto elementi falsi inerenti proprio «l'andamento dei lavori consiliari nella seduta dove venne effettuata la votazione della mozione contro il presidente».
Da qui la scelta di Rabito di presentare una querela nei confronti della segretaria generale, di Giannì e Gabeli, querela che ha hatto scattare le indagini. L'atmosfera politica pachinese rimane, pertanto, incandescente. Sulla medesima vicenda, va ricordato, di recente si è espresso il Tribunale amministrativo di Catania che ha rigettato la richiesta di sospensiva inoltrata da Andrea Rabito che puntava ad annullare gli effetti della delibera con la «sfiduciato».
Un iter che, anche da un punto di vista amministrativo, è ben lungi dall'essersi concluso e per cui, con ogni probabilità, si arriverà fino al Consiglio di giustizia amministrativa. Un vero e proprio braccio di ferro che vede da una parte Rabito, intenzionato a dimostrare l'illegittimità del suo defenestramento da massimo rappresentante dell'organo consiliare, e dall'altra il suo successore Giannì, in questa vicenda convocato insieme con la dottoressa Minniti e con Gabeli. Bocche cucite e nessun commento. Il profilo scelto da ogni parte è quello del massimo riserbo. Resta una sensazione: che il calderone della politica cittadina potrebbe esplodere da un momento all'altro mentre sul versante dell'opposizione si continuano a stigmatizzare in modo molto negativo le vicende riguardanti la maggioranza che appoggia il sindaco Bonaiuto, altro acerrimo avversario politico dell'attuale ex presidente del Consiglio comunale Rabito.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 14-06-2012 - Categoria:
Cronaca