PORTOPALO - E' ancora la vicenda "Casuzze" a tenere banco a Portopalo, come un vaso di Pandora che di giorno in giorno offre delle novità. E mentre l'assessore all'ecologia, Gaetano Gennuso, ribadisce la necessità improrogabile dei controlli a Scalo Mandrie, si continua a fare ipotesi di possibili irregolarità in materia ambientale. Da qualche giorno abbiamo posto l'attenzione sulla vicenda dell'antico villaggio di pescatori, costituito da piccole costruzioni che si affacciano sul mare, a proposito dell'abitabilità e della regolarità delle pozze imhoff. Il nuovo capitolo sembra ancora più delicato. Ci è stata segnalata la presenza di cattivi odori e mosche in prossimità dell'imbarcadero e specificatamente dove si noleggiano i pedalò. Forse da quel punto uscirebbero delle acque reflue. Un mistero? Non proprio, visto che in tanti sembrano al corrente di questa situazione.
Appare sempre più necessario che le autorità competenti attivino i controlli del caso, eliminando le situazioni di eventuali minacce all'ambiente, determinate dalla presenza di eventuali scarichi a mare. Il dubbio è già sufficiente a fare alzare il livello di guardia. Che fare dunque in casi come questi? «Intanto bisogna far ripartire le verifiche senza temporeggiare. - afferma Gaetano Gennuso - come abbiamo fatto fino al mese scorso. I controlli sullo stato di salute del mare di Capo Passero sono stati positivi, anche di recente, e dunque bisogna intervenire con la massima solerzia per non perdere questa prerogativa, il mare pulito appunto, che rappresenta il motivo principale che induce i turisti a recarsi a Portopalo nei mesi estivi". Gli organi competenti devono dunque attivare i controlli: questo bisogna fare e subito. Il presidente del consiglio comunale ribadisce l'importanza dell'intervento. «Lungi da noi l'idea di alzare polveroni - dice Pisana - ma i controlli sono necessari».
Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 27-08-2003 - Categoria: Cronaca