Cdl, accordo per una nuova Giunta

PACHINO - È stata una notte di stravolgimenti politici quella tra il 4 ed il 5 aprile. Alla fine la Cdl, forse dietro l'eco della batosta elettorale alle elezioni regionali, ha siglato un accordo per dar via ad una nuova giunta, l'ennesima, dell'amministrazione Barone. Il sindaco ha ricevuto le dimissioni di tutti e sette gli assessori che hanno portato così all'azzeramento della giunta, e si è proceduto nella giornata di ieri a rinominare 5 dei 7 amministratori uscenti e cioè Rotta e Mandalà per An Rabito per Nuova Sicilia di Dell'Ali, Iacono e Capodicasa per l'Udc.
A risultare estromessi sono stati Angelo Maione, assessore da appena una quindicina di giorni, ed il vicesindaco Roberto Valerini che per la carica di assessore aveva rinunciato allo scranno consiliare. Al loro posto sono andati i forzisti Michele Blandizzi, già assessore per conto di Dell'Ali e l'ex designato presidente Ato Sebastiano Zocco, i quali intorno alle 14 di ieri hanno giurato nonostante lo stop provinciale. La nuova compagine è il frutto del ritrovato dialogo con il consigliere di An Antonino Spatola e con il ritorno in giunta del gruppo azzurro. Secondo indiscrezioni Spatola potrebbe ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale. Un ruolo ad oggi svolto dall'ex forzista Ninni Nicastro, che ha fondato il movimento civico Pachino Nuova. Sembra però escluso che Nicastro lasci spontaneamente il prestigioso incarico a favore di Spatola, per cui si prefigura un atto di rimozione forzata con una possibile mozione di sfiducia. L'ex assessore Valerini secondo i pronostici invece potrebbe ricoprire la carica di direttore generale di prossima istituzione. Non è però escluso che Nicastro mantenga lo scranno più alto del civico consesso e sia Spatola a ricoprire l'incarico trimestrale di direttore generale.

Il sindaco Sebastiano Barone, nel presentare la nuova situazione amministrativa che potrebbe restituirgli una maggioranza politica ha affermato: "Il dialogo rimane aperto sia con Pachino Nuova, anche se un accordo concreto con impegni sottoscritti esiste allo stato dei fatti solo con i partiti componenti la Cdl, sia con la lista civica Rinascita che fino ad ieri sera è stata contattata telefonicamente e verso cui non c'è alcuna pregiudiziale". Poi Barone ha ringraziato gli assessori non riconfermati per il lavoro svolto e la disponibilità nel rassegnare le dimissioni che lo hanno messo in condizioni di chiudere la lunga verifica politica. "Quello che dice il sindaco è un falso, -ha risposto il capogruppo della lista civica Salvatore Blundo- poiché sono stato contattato solo per farmi sapere che c'erano i veti di due partiti nei nostri confronti per cui era praticamente impossibile l'adesione di Rinascita. Inoltre, -ha aggiunto Blundo- non mi è stato dato neanche il tempo di sentire il mio gruppo". Da parte di Pachino Nuova è invece giunta la solidarietà nei confronti di Maione, defenestrato dopo solo un paio di settimane. "Non è possibile utilizzare come oggetti le persone serie, e poi gettarle via", ha commentato Nicastro. Si è pertanto rotto l'asse tra Fi e Rinascita. Durante la tarda mattinata sembrava che i forzisti avessero avuto delle perplessità proprio per venire in soccorso degli ex alleati, ma la firma ed il giuramento di Zocco e Blandizzi hanno sciolto ogni dubbio. Al momento dunque, salvo sorprese, la maggioranza consiliare risulta formata da 11 componenti: Di Fede, Midolo, Spatola e Beninato per An; Dipietro Orlando e Distefano per l'Udc; Quartarone e Sultana per FI; Dell'Ali per Nuova Sicilia e De Luca quale indipendente. Il nuovo accordo comunque non appare fondato su basi solide. A destare perplessità e critiche nell'opposizione (che ieri pomeriggio ha presentato la mozione di sfiducia) è soprattutto l'avvicendamento, previsto dalla maggioranza, alla presidenza del consiglio e la carica di direttore generale offerta a più di un esponente politico.

Salvatore marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-04-2005 - Categoria: Politica

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net