Centaro: La Zona sud un'area a rischio

Da Francofonte a Noto e Pachino soddisfazione per l'operazione «Extralarge» Trova consensi ed elogi la vasta operazione condotta dai carabinieri e dalla guardia di finanza. Amministratori pubblici, organizzazioni sindacali e associazioni vedono nell'azione di polizia un ulteriore attacco ad una piaga che non solo procura devastanti conseguenze sulla salute ma soprattutto, in molti casi, devia gli stessi consumatori verso attività criminali. Ad essere coinvolta è stata anche buona parte della provincia di Siracusa, in particolare piccoli centri come Pachino e Francofonte, oltre Noto e Avola. Per una volta non è quindi la grande città ad essere bonificata ma piccoli centri ove il problema esiste ed in certi casi è più che radicato. «La zona sud si conferma un'area a rischio anche per la facilità di approdo che fornisce ulteriori mezzi di distribuzione - dice Roberto Centaro presidente della Commissione nazionale antimafia -.La locale egemonia criminale è dimostrata dalla vastità dell'operazione che ha dato ottimi frutti anche per la stretta collaborazione tra la procura siracusana e la Direzione distrettuale antimafia di Catania».

Al commento del senatore Centaro si unisce la dichiarazione del presidente della Provincia regionale di Siracusa Bruno Marziano. «Anche questo episodio dimostra che l'attività criminale nel territorio non si arresta. Assistiamo ad una "globalizzazione", intesa come un forte e articolato collegamento della criminalità con altri territori. Questo fenomeno si manifesta sempre più spesso ed è forse lì che è necessario concentrare l'attenzione, come fatto dalle forze giudiziarie che hanno condotto l'operazione». Anche le organizzazioni sindacali manifestano soddisfazione. «Da tempo il sindacato invita a non abbassare la guardia - dice il segretario generale della Cisl Siracusa Enzo Scatà -. Il buon esito dell'operazione giudiziaria dà più fiducia ai cittadini nei confronti dello Stato, una fiducia che manca spesso.

Vedo questo nuovo evento come un messaggio di speranza, oltre che come dimostrazione di forza, in un territorio che annuncia un'ipotesi di sviluppo ove è necessario togliere manovalanza a chi non vuole sottostare alle regole del vivere civile». Alle dichiarazioni di Scatà seguono quelle di Pippo Zappulla, segretario generale della Cgil Siracusa: «I numerosi arresti confermano che la provincia di Siracusa è ormai diventata un crocevia per i traffici delle famiglie mafiose, un terreno sul quale si misurano gruppi criminali che condizionano pesantemente l'economia. Inoltre, l'esito dell'operazione dimostra l'importanza e la validità delle forze dell'ordine e la necessità di monitorare continuamente il territorio contro l'insorgenza di nuovi focolai e contro quanto è già radicato».
Roberto Mazza, presidente provinciale della Confcommercio, invita ad una sensibilizzazione rivolta anche ai locali notturni ed in particolare alle discoteche: «Ritengo lo spaccio di droga uno dei reati più subdoli. E' infatti un'attività criminale contro il benessere e la salute dei giovani. La notizia degli arresti mi fa inoltre ben sperare per un contenimento del fenomeno».

Il questore di Siracusa Vincenzo Mauro sottolinea la particolare attenzione delle forze dell'ordine «rivolta con instancabile insistenza attraverso indagini che talvolta necessitano di un lungo periodo come per i fatti odierni. L'operazione - aggiunge Mauro - bonifica per un certo periodo il territorio coinvolto, crea infatti un shock alla distribuzione limitando i danni subiti per lo più dai giovani». Michele Accardo e Sebastiano Barone, rispettivamente sindaco di Noto e Pachino, manifestano apprezzamenti nei riguardi dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza per la la vasta operazione, «un ulteriore risultato nella lotta contro la criminalità e nelle attività di prevenzione». Un duro colpo alla criminalità e alla distribuzione di sostanze psico attive, dunque. Non va tuttavia dimenticato che il fenomeno ha assunto dimensioni rilevanti anche per la forte domanda più che per l'offerta ed è quindi auspicabile una forte sinergia tra operazioni di polizia e azioni educative e d'informazione.

Giorgio Italia
Fonte: LaSicilia.it il 03-12-2003 - Categoria: Cronaca

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