PACHINO - Continua a tenere banco a Pachino unitamente alla istituzione delle riserve e delle zone Sic e Zps la vicenda relativa all'installazione di alcune centrali eoliche in grado di produrre energia alternativa. La questione è stata sottoposta all'assessore regionale al territorio ed ambiente Rossana Interlandi in occasione dell'incontro di giorno 9 con l'amministrazione comunale relativa alle aree protette. Il primo cittadino ha infatti colto l'occasione della visita per rendere noto all'esponente del governo regionale tutte le perplessità che sono legate alle proposte che alcune società tra le quali la Sira Eolica e la Greco stanno facendo ad alcuni proprietari terrieri per ottenere la disponibilità ad installare le centrali. Inoltre le lettere inviate parlano anche di un possibile esproprio qualora i titolari dei fondi non dovessero rendersi disponibili alla cessione a titolo oneroso. L'assessore regionale ha condiviso le preoccupazioni locali, addebitando i progetti ad una serie di pressioni fatte in passato per la creazione di fonti energetiche alternative. “L'eolico però non è una moda, -ha affermato la Interlandi- e l'installazione di centrali va bene solo relativamente a zone marginali del territorio. La nascita di progetti quasi come funghi è dovuta al fatto che si sarebbe dovuto fare un progetto a monte con un piano di parchi eolici che invece non è stato fatto. La conseguenza è che oggi ci troviamo con una inflazione di impianti. A tal riguardo però ,-ha aggiunto l'esponente della giunta regionale- il governo ha deciso di imporre uno stop e di modificare la legislazione relativa alle installazioni. In rapporto a ciò dunque alle aziende che non hanno ancora avuto le autorizzazioni regionali, il progetto non sarà approvato”.
Va dunque verificato se la società che intende installare gli impianti nella fascia a ridosso di quelle che sono state individuate come aree Sic sono già state autorizzate o meno. Le lettere ai privati parlano di progetti visionabili nella città di Alcamo e di richieste già presentate all'ufficio tecnico comunale. Si potrebbe pensare dunque che le autorizzazioni regionali siano già state concesse. A ritenere diversamente è invece Giuseppina Milceri che da tempo ha ingaggiato una battaglia contro l'installazione dei pali di eolico il cui impatto con l'ambiente è tutt'altro che non invasivo. “Si tratta di pali alti più di cento metri, del diametro di 5 metri con delle pale eoliche molto ampie. I progetti prevedono due centrali, una composta da 30 pali ed una da ventotto”. La Milceri contesta anche le modalità di avviso al pubblico fatte dalle ditte e comparse su alcuni quotidiani locali. “Nell'avviso venivano indicate una serie di particelle che insistono sul territorio, ma per il lettore risulta alquanto difficile capire a quale porzione di territorio corrisponde un numero generico di particella. Chi vorrebbe fare ricorso dunque, dato che il numero non è facilmente individuabile, non è messo nelle condizioni di farlo”. La problematica è stata presa in considerazione anche da Carbone, direttore della Coldiretti delle province di Siracusa e Ragusa.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 11-10-2006 - Categoria:
Cronaca