PACHINO - Pachino e Portopalo potranno rientrare tra i centri a naturale vocazione turistica riconosciuti dal governo regionale. Ad affermarlo sono i deputati Enzo Vinciullo e Titti Bufardeci. Quest'ultimo ha avuto garanzie dallo stesso assessore Tranchida dell'inserimento di Pachino e Portopalo nel decreto sui centri turistici, mentre Vinciullo era stato autore di una interrogazione discussa ieri l'altro, e nella quale erano state chieste le spiegazioni del caso.
«Nelle settimane scorse, -ha affermato Vinciullo- avevo presento una interrogazione sui motivi per cui i due centri della zona sud non rientravano tra quelli riconosciuti dalla Regione. Dalla discussione è emerso come il decreto sia solo una proposta aperta, nel senso che sono stati identificati e fissati i criteri che i centri devono avere per essere considerati a vocazione turistica.
Si tratta di sette criteri, ed è sufficiente che i comuni ne posseggano almeno tre per rientrarvi. Nello specifico è stato visto che Pachino ha ben cinque dei sette requisiti, mentre Portopalo li ha tutti e sette. Ne consegue che, entro sessanta giorni, i due comuni potranno avanzare richiesta di inserimento nella lista e la loro richiesta sarà senz'altro accolta». Si chiude così una vicenda che aveva fatto gridare allo scandalo sia le due amministrazioni locali che gli operatori turistici ed imprenditoriali del settore. Una polemica che, nei giorni scorsi, sembrava essersi rinvigorita dopo che il decreto dell'assessorato regionale al turismo era stato confermato senza annoverare né Pachino e né Portopalo. Per Bufardeci «lo stesso assessore, alla fine, si è reso conto dell'enorme errore che stava per compiere escludendo le due cittadine siracusane dall'elenco dei 57 siti siciliani più belli da un punto di vista turistico».
Sa. mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 17-02-2011 - Categoria:
Politica