Sul Comune di Pachino si abbatte la grana del progetto «Apprendimprendo», iniziativa finanziata dalla Regione che vede l'ente guidato dal sindaco Paolo Bonaiuto capofila d'un gruppo di amministrazioni che comprende Avola, Noto, Rosolini, Portopalo, oltre al Centro studi ibleo come partner. La grana, a detta proprio del presidente del Centro studi ibeo, Ezio Palazzolo, è «grande come un grattacielo» e riguarda il mancato storno della seconda tranche dei fondi vincolati (30%) per dare seguito alle esigenze progettuali a beneficio dei circa 370 giovani che si sono iscritti al portale e che attendono l'avvio della prevista formazione per lo sviluppo delle idee imprenditoriali. «E' assurdo e inconcepibile quello che è accaduto - afferma Ezio Palazzolo - poiché il Comune di Pachino, sin dal 12 agosto scorso, ha avuto la disponibilità di queste somme, circa 450 mila euro. Soldi vincolati che non è possibile utilizzare per altre esigenze. Il Centro studi ha già sostenuto e documentato spese per oltre 500 mila euro, esaurendo tutta la prima quota del finanziamento che in totale ammonta a circa 1,5 milioni di euro. Già nel mese di giugno avevamo fornito l'intera documentazione». Palazzolo è un fiume in piena. «Nei mesi di agosto, settembre e ottobre non abbiamo avuto le attese rimesse dall'ente capofila che a questo punto andrebbe cacciato dal progetto per manifesta inaffidabilità». Il responsabile del Centro studi sciorina quindi qualche dato. «Dei 450 mila euro, Pachino ha girato una quota minima di 7.500 euro a ciascun Comune partner e 90 mila euro al Centro studi, trattenendosi oltre 300 mila euro. Che ne è stato di quei soldi? La quota non girata è di nostra pertinenza. Abbiamo il fondato sospetto che a Pachino abbiano dato priorità ad altro. Un progetto così importante per tanti giovani che hanno presentato proposte concrete di nuova imprenditorialità, rischia di naufragare. Non ci sono garanzie - rincara Ezio Palazzolo - per proseguire l'attività progettuale, attualmente ridotta al minimo e con la formazione bloccata». Il Centro studi, oltretutto, ha prodotto, prima dell'avvio del progetto, la polizza fideiussoria a favore di Pachino. «Pertanto - aggiunge Palazzolo - il Comune era garantito.
Cosa dobbiamo pensare, dopo una così lunga attesa? Che i fondi vincolati siano stati utilizzati per altri scopi? Intanto, presenteremo formale diffida nei confronti del Comune di Pachino e a tale scopo ci siamo già rivolti a un legale». Il rischio, a causa del mancato storno dei fondi, è molto grosso. La Regione impone l'utilizzo dei fondi e l'Unione Europea, senza capacità di spesa, potrebbe decidere il ritiro delle somme. «E' un'ipotesi più che concreta a causa della sregolatezza comportamentale dell'ente capofila - sottolinea ancora Ezio Palazzolo -. Ecco perché, senza perdere un giorno in più, stiamo diffidando Pachino. Sarà la Regione, dopo la nostra presa di posizione, a chiedere conto al Comune capofila». Da Pachino, il vicesindaco Raffaele Controscieri, contattato telefonicamente, è piuttosto laconico. «Mi sono insediato pochi giorni fa, ma mi sembra che tutto si stia sistemando - dice -. Mi pare che venerdì siano stati fatti i passaggi necessari, non vedo grossi problemi». Ma il presidente del Centro studi ibleo, sentendo queste parole, sbotta: «Nulla è a posto, anzi siamo nel caos più totale perché l'attività formativa per gli aventi diritto non è partita. Pachino sta rischiando di far naufragare un progetto prestigioso e, a questo punto, mi pento di non aver evitato che ad un Comune di siffatta inaffidabilità venisse dato il ruolo di ente capofila. L'atteggiamento di Pachino in questo ambito è stato pessimo e noi non perderemo altro tempo con loro». Un'ultima annotazione: le operatrici che hanno lavorato nei comuni interessati, attendono di ricevere le spettanze previste dai contratti e sono pronte a manifestare davanti al municipio pachinese.
SERGIO TACCONE
Fondi per creare nuove aziende
e aiutare i giovani imprenditori
Quasi diciannovemila accessi nel sito ufficiale del progetto «Apprendimprendo». Contatti provenienti dai cinque comuni della zona sud della provincia coinvolti in questa iniziativa finanziata con fondi regionali. In ciascuno degli enti partner è stato allestito un ufficio per garantire le informazioni agli interessati.Il progetto prevede la creazione e la nascita di imprese giovanili, puntando a valorizzare la creatività delle nuove generazioni e incentivare processi di auto-imprenditorialità per contrastare i fenomeni di disagio occupazionale. Già il 22 ottobre scorso, il Centro studi ibleo aveva lanciato un segnale d'allarme a causa del comportamento del Comune di Pachino che, essendo il capofila, è l'unico interlocutore dell'assessorato regionale alla Famiglia che eroga le somme in base al programma operativo del Fondo sociale europeo, obiettivo convergenza 2007-2013. I fondi del progetto sono finalizzati, esclusivamente, all'inclusione sociale dei giovani. La seconda tranche, accreditata al Comune di Pachino il 12 agosto scorso, come affermato dal presidente del Centro studi ibleo, doveva andare ai fornitori e all'avvio della formazione per gli ammessi in graduatoria. L'attività formativa, di 250 ore, prevede la possibilità di accedere a una borsa di studio per l'elaborazione di un piano d'impresa che verrà poi candidato alla selezione di 50 iniziative beneficiarie dei servizi di accesso ai finanziamenti agevolati. Da questi obiettivi progettuali, si comprende la profonda delusione e preoccupazione del Centro studi ibleo e di tutti i comuni partner di Apprendimprendo. Una delle operatrici dello sportello di Portopalo si dice pronta a manifestare per il mancato pagamento delle giornate lavorative. «Attendiamo le nostre spettanze. Tutto è fermo poiché non si è proceduto alla stipula dei contratti per la seconda fase del progetto. - afferma la portopalese Mary Lupo -. Siamo pronti a protestare davanti al palazzo municipale pachinese». Iniziativa di protesta che potrebbe vedere uniti tutti gli operatori degli sportelli allestiti in tutti gli enti partner del progetto in attesa delle spettanze. Il progetto Apprendimprendo ha anche promosso, nei mesi scorsi, attività collaterali, con momenti culturali e di spettacolo, compreso il concerto a Portopalo di Massimo Vecchi e Beppe Carletti, componenti della storica band italiana dei Nomadi.
SER.TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 08-11-2011 - Categoria:
Cronaca