PACHINO - (aru) "L'assessore Nino Iacono non può rilasciare dichiarazioni a nome dell'Udc, invitando il presidente del consiglio comunale a dimettersi dall'incarico". Con queste parole il coordinatore dell'Udc di Pachino, Sebastiano Cicciarella, interviene nel dibattito politico legato alla mozione di sfiducia nei confronti del presidente dell'assemblea, l'ex "forzista" Antonino Nicastro, precisando che l'assessore Iacono ha parlato a titolo personale. "Ritengo - ha detto Cicciarella - un'ingerenza intollerabile quella dell'assessore Iacono in una questione che investe il consiglio comunale e non la giunta, visto che il partito che rappresento non è assolutamente d'accordo sulla sfiducia ad Antonino Nicastro, che sta svolgendo al meglio la funzione di presidente del consiglio comunale eletto dagli stessi consiglieri e non indicato dal sindaco o da un componente della sua giunta che oggi si spaccia per un rappresentante dell'Udc". Una posizione dura quella espressa da Cicciarella che evidenzia la spaccatura che esiste all'interno della sezione locale dell'Udc, dove la base del partito, rappresentata in consiglio comunale dal vicepresidente dell'assemblea Salvatore Francavilla, non si riconosce negli attuali rappresentanti in giunta Nino Iacono e Carmela Capodicasa.
"Vorrei ricordare all'assessore Iacono - continua Cicciarella - che fino a qualche mese fa era fra i più tenaci oppositori del sindaco Sebastiano Barone e che il suo consigliere comunale di riferimento, Tonino Di Stefano, aveva sottoscritto la prima mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. Oggi invece parla di coerenza politica in relazione alla sfiducia a Nicastro. Queste affermazioni dell'assessore Iacono hanno un solo significato riconducibile al mantenimento della poltrona". A fare eco alle dichiarazioni del coordinatore "centrista" arrivano quelle del capo gruppo di Rinascita, Salvatore Blundo. "Il presidente del consiglio comunale Antonino Nicastro - ha detto Blundo - in questi quattro anni di presidenza ha dimostrato di essere sopra le parti dando voce a tutte le componenti dell'assemblea. Per questo credo che la mozione di sfiducia nei suoi confronti è solo una bassa manovra politica del sindaco e della sua inaffidabile maggioranza per eliminare i consiglieri scomodi e fare spazio a nuovi ingressi nella coalizione visto che la presidenza dell'assemblea dovrebbe andare al consigliere di An, Antonino Spatola".
A.Ru.
Fonte:
GDS.it il 30-04-2005 - Categoria:
Politica