Da Antonio Chiaramida, presidente del Comitato Pro Samuele, riceviamo e pubblichiamo la lettera che segue. «Faccio riferimento all'articolo del 4 giugno sulla aggressione subita da Sergio Taccone e mi rammarico, oltre che per l'accaduto, leggere alcune inesattezze riportate in un successivo articolo riguardanti la video cassetta e l'ipotetica denuncia nei miei confronti per manifestazione non autorizzata. «Ritengo, prima di ogni cosa, sia doveroso da parte mia ringraziare dal più profondo del cuore la vostra redazione per lo spazio e la passione con la quale avete portato a conoscenza la storia del piccolo Samuele, così come ringrazio le centinaia e centinaia di persone, gli Enti e quant'altri hanno contribuito con le loro offerte a rendere possibile il viaggio negli Stati Uniti, dove il bambino è stato operato con successo dall'équipe medica del dott. Strongwater, il quale ha espresso un confortante ottimismo circa la possibilità di vedere il bambino camminare. «Tornando a quanto sopra, ribadisco che la video cassetta a cui si fa riferimento non può essere la stessa girata dal mio parente, per il semplice motivo che la stessa si trova in mie mani e che non è stata duplicata. Vi invito, quindi, ad informarvi sulla paternità di quella a cui si faceva riferimento nell'articolo e a rettificare la notizia.

Per quando riguarda la ipotetica denuncia, trasmetto copia della Ordinanza Dirigenziale n. 38 del 28/05/04 che dimostra esattamente l'opposto; sarebbe bastato a tal proposito recarsi all'Albo pretorio del Comune o raggiungermi telefonicamente, per rendersi conto che la manifestazione era stata autorizzata e che le autorità di Pubblica sicurezza erano altresì stati avvisate. «Concludo augurandomi che su questa vicenda venga steso un velo e resa a Samuele e alla sua famiglia la serenità necessaria per lavorare intensamente al recupero motorio del bimbo, affinché possano, piano piano e passo dopo passo, non considerarsi meno fortunati di tanti altri. Nell'attesa di un riscontro porgo cordiali saluti».

Antonio Chiaramida