MARZAMEMI - “Ci vogliono sfrattare da Marzamemi e non ci considerano più pachinesi”. È questo il commento più diffuso di alcuni residenti di Marzamemi che hanno ricevuto una lettera da parte del comune di Pachino con la quale si comunica che le abitazioni della frazione dove i destinatari della comunicazione risultano residenti appartengono al catasto fabbricati del comune di Noto per cui è necessario “rendere, -così come si legge testualmente- le prescritte dichiarazioni di emigrazione presso l'ufficiale di anagrafe del comune di Noto”. In altre parole quei cittadini residenti nella parte della frazione di Marzamemi (non già nelle contrade vicine ma proprio all'interno del borgo Marinaro) che ricade in territorio di Noto, ma che ad oggi hanno da sempre avuto la loro residenza a Marzamemi frazione di Pachino, ora sono costretti a trasmigrare, armi e bagagli (almeno dal punto di vista della residenza) nel comune di Noto. La base dell'anomalia sta nel fatto che la frazione di Marzamemi di fatto è tagliata in due ed a fare da confine è la via Bianchi, proprio nel centro dell'abitato. Fino ad oggi però coloro che risiedevano a Marzamemi sono sempre stati considerati pachinesi, hanno avuto diritto di voto a Pachino, sono stati iscritti agli uffici anagrafici di Pachino ed hanno pagato i servizi allo stesso. Da qualche giorno però il comune pachinese ha deciso di sanare questa anomalia, invitando una parte di cittadini “marzamaroti” ad assumere cittadinanza netina.
Un provvedimento che proprio non va giù ai cittadini che si sentono quasi sfrattati della loro cittadinanza pachinese ed evidenziano tutte le contraddizioni del provvedimento posto in essere nei loro confronti. “Io sono nato a Marzamemi in via Giardina, -ha affermato Gaetano Caldarella, uno dei destinatari dello sfratto di cittadinanza- e dai certificati anagrafici risulto nato a Pachino. Ora di punto in bianco rinascerò a Noto? Mi dovranno cambiare persino il codice fiscale!” Come lui anche altri, come ad esempio Gianluigi Porzio che mostra la carta di identità regolarmente rilasciata dal comune di Pachino e con la scritta residente a Pachino (che ben presto potrebbe diventare residente a Noto. C'è poi chi evidenzia come persino il seggio elettorale di Marzamemi o il presidio di polizia municipale della frazione fatto in estate si trovi in territorio del comune di Noto. Per tutti il timore di doversi confrontare con la burocrazia netina ad oltre 25 chilometri anche per ottenere un semplice certificato, e da ciò e da parte di tutti un no secco alle modifiche d'ufficio della loro residenza. “Ci opporremo con tutte le nostre forze, -ha dichiarato Pasquale Aliffi presidente del comitato Pro Marzamemi- e non accetteremo di rinunciare alla nostra identità. Il provvedimento del comune formalmente è corretto, ma cambiare in corsa significa calpestare i diritti dei cittadini”. Intanto c'è già chi ha pagato le prime conseguenze. Il rilascio del divieto di sosta per un passo carrabile all'interno di Marzamemi è stato negato da Pachino perché il garage ricade nella parte della frazione retina.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 12-10-2007 - Categoria:
Cronaca