PACHINO - (Salvatore Moncada) «Niente poltrone o prebende: solo la volontà di costruire qualcosa di serio e tangibile per la città». Così Giuseppe Ciavola (nella foto) e il consigliere comunale Salvatore Maccarrone parlano del nuovo movimento civico, che ancora non ha un nome. Peppe Ciavola dunque intende sgombrare il campo da qualsiasi malinteso, parlando chiaro. «Il nostro movimento – afferma - nasce allo scopo di dare nuovo slancio e nuovo impulso ad una amministrazione in termini di idee, di opinioni e di contributi fattivi allo sviluppo della città. Non facciamo questione di posti o di poltrone, non ne abbiamo fatti e non ne faremo mai, perché crediamo nell'azione politica intrapresa dal sindaco e fino ad ora abbiamo approvato ed avallato tutte le decisioni sia sul campo politico che amministrativo non chiedendo mai poltrone e prebende ma lasciando campo libero al sindaco per "aggiustare" gli eventuali scossoni creati nella maggioranza».

Peppe Ciavola ha poi aggiunto: «Non ne facciamo neanche una questione di numeri, perché i numeri servono a ben poco in queste occasioni. Ad oggi siamo ben rappresentati dal nostro consigliere e dal capo di gabinetto, e non abbiamo di certo aperto in questa fase nessuna campagna acquisti come si vorrebbe far credere». Il responsabile del movimento non nasconde di credere che qualcuno abbia voluto fare "terrorismo" politico al fine di creare dissapori ed inimicizie. «Qualcuno vuole dipingerci come tanti "falchi" pronti a mettere in difficoltà un amministrazione che per noi invece è la casa ideale dove esprimere idee per lo sviluppo del paese - ha continuato Ciavola – al contrario chiediamo solo chiarezza e dialogo sulle scelte politiche perché riteniamo si stia facendo un po di confusione su alcuni punti essenziali al corretto funzionamento della macchina amministrativa. Siamo pronti quindi a dialogare con tutti e a promuovere tutte le nostre iniziative per sviluppare il programma amministrativo e mantenere gli impregni con gli elettori. Tranquillizziamo dunque chi si era preoccupato di un nostro generico intento bellicoso».