Cina, terminata la conferenza sulle energie rinnovabili
Oliver Schaefer: "Un successo anche se speravamo in prese di posizioni politiche più decise"
Il 7/8 novembre a Pechino si sono incontrati ministri e rappresentanti di 78 paesi per partecipare alla Beijing International Renewable Energy Conference (Birec 2005). La conferenza è stata organizzata dal governo cinese, in collaborazione con quello tedesco. L’incontro è terminato con la redazione di una dichiarazione finale di 14 paragrafi.
Sostanzialmente viene sottolineato che la situazione mondiale richiede urgentemente un accelerazione e semplificazione per lo sviluppo di risorse energetiche locali e rinnovabili come l’idroelettrico, il solare, l’eolico, il geotermico, le biomasse e, per il trasporto nelle zone rurali, il biocarburante. Questo per combattere i problemi ambientali e di povertà.
A oltre due milioni di persone è negato l’accesso a servizi moderni di energia e quindi sono tagliati fuori dallo sviluppo economico e sociale.
La comunità internazionale viene invitata con urgenza a portare nei paesi poveri le nuove tecnologie che permettono lo sfruttamento di fonti di energia rinnovabile, di incrementare l’efficienza e ridurre i costi.
Il mercato delle rinnovabili va sviluppato più velocemente, va investito in ricerca e sviluppo, i singoli paesi devono fare scelte politiche ed economiche per sostenere il settore e invogliare l’industria e i privati a fare delle scelte determinate.
“Lo sviluppo delle fonti alternative promette ormai bene dappertutto, ma segnali e impegni forti non provengono da tutti i paesi. La conferenza è stata un successo, anche se speravamo in prese di posizioni politiche più decise” questo il commento di Oliver Schaefer dell’ ”European Renewable Energy Council”.
Fonte: Energy Saving il 10-11-2005 - Categoria: Cronaca