PACHINO - Secondo round ieri sera per la discussione della mozione di sfiducia in aula. Il civico consesso ieri si è riunito dopo il rinvio per mancanza del numero legale durante la seduta precedente. Un'assenza strategica, quella di lunedì scorso da parte di alcuni consiglieri “sfiducianti” che, a seguito della consapevolezza di non avere i numeri, hanno preferito prendere tempo in attesa di ulteriori eventi. Il clima che si respirava lunedì sera in aula era quello di euforia e soddisfazione per il sindaco ed il gruppo che lo affianca per avere raggiunto una salvezza che negli ultimi giorni appariva sempre più lontana e quasi insperata. Campisi aveva trovato ovunque dinieghi. A chiudere ogni forma di dialogo era stata per prima Alleanza nazionale che aveva impedito alla nuova compagine politica che reggeva le sorti della casa municipale di non ricostituire il centrodestra. Poi era stata la volta dell'Mpa che, memore dell'espulsione dalla giunta di due assessori che avevano aderito al movimento autonomista, aveva adottato la linea della sfiducia. Infine era stata Forza Italia che, nonostante l'adesione di un consigliere pro-Campisi e dopo l'accordo siglato qualche giorno fa, aveva disconosciuto ogni ipotesi di connotazione forzista per l'amministrazione pachinese.
Tutti questi dinieghi, unitamente alla ferma volontà del movimento civico Rinascita di Pachino, avevano dato per probabile l'approvazione della mozione di sfiducia. A lanciare l'ancora di salvezza nella mattinata di Lunedì, è stato il consigliere dello Sdi Ernesto Aprile, uno dei consiglieri che aveva addirittura firmato la richiesta al fine di discutere la mozione in aula. “Ho ponderato bene la situazione, -ha dichiarato Aprile durante una pausa della seduta consiliare di lunedì scorso- e ho deciso di non fare passi affrettati. Del resto, durante le varie fasi della crisi, sono stato uno di coloro che da sempre chiedeva prudenza. Ora da più parti mi chiedono le dimissioni da consigliere, ma non credo che questa sia una scelta giusta”. Cessata l'emergenza sfiducia, rimangono però i problemi per l'amministrazione Campisi. Il primo cittadino, nonostante abbia salvato la poltrona, è ben lungi dal ritrovare una maggioranza politica e consiliare disposta a sostenerlo, soprattutto con l'approssimarsi dell'estate ed il moltiplicarsi dei problemi. A disposizione il sindaco ha ancora due assessorati da assegnare, oltre alla presidenza e la vicepresidenza del consiglio che potrebbero essere utilizzati per raggiungere una maggioranza più compatta.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 23-05-2007 - Categoria:
Cronaca