PACHINO - (Emanuela Tralongo) Da Santo Domingo a Pachino con 16 ovuli di cocaina nello stomaco. Gli altri 39 li aveva invece nascosti in valigia. Entrambi i nascondigli sono stati però scoperti dai carabinieri non appena il corriere, insieme al cugino e a un altro amico, hanno imboccato lo svincolo autostradale di Noto. Ai polsi di Salvatore e Corrado Mizzi, rispettivamente di anni 54 e 44, e di Giuseppe Cannarella, 24 anni, sono quindi scattate le manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I tre uomini sono stati poi rinchiusi nella Casa circondariale di Siracusa. Il fatto che a Pachino fossero soliti arrivare dei carichi di cocaina pura e di buona qualità proveniente dalla Repubblica Dominicana, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Noto, coordinati dal tenente Filippo Cravotta, lo aveva accertato già da qualche tempo. I riscontri informativi avuti dai militari dell'Arma avevano fatto stringere il cerchio dei sospettati attorno al nome di un unico corriere: Salvatore Mizzi, appunto. Innanzitutto perché residente a Pachino ma domiciliato a Santo Domingo. Ma anche perché già noto alle forze dell'ordine per reati concernenti la violazione della normativa sugli stupefacenti. Diversi i servizi di controllo e pedinamento eseguiti dal carabinieri, sia nei confronti del corriere sia dei suoi complici, prima di accertare che proprio mercoledì sarebbe giunto a Pachino un altro maxi carico di cocaina: 380 grammi circa, che una volta tagliati sarebbero diventati quasi un chilogrammo e che avrebbero fruttato ben 70mila euro una volta rivenduti.
Per raggiungere il paese in cui spacciare la «neve» proveniente dalla Repubblica Dominicana Salvatore Mizzi è stato «scortato» dal cugino, Corrado Mizzi, e da un amico di quest'ultimo, Giuseppe Cannarella. L'auto a bordo della quale viaggiavano i tre uomini era, infatti, proprio la Mini Cooper del più giovane. Quando i carabinieri hanno intimato l'alt ed eseguito la perquisizione hanno subito rinvenuto 39 ovuli nella valigia di Salvatore Mizzi. E' stato quest'ultimo, poi, a confessare ai militari dell'Arma di averne ingeriti altri 16 per garantirne il trasporto. I carabinieri hanno quindi, prima, accompagnato l'uomo all'ospedale «Di Maria» di Avola per procedere alle operazioni di espulsione, per poi arrestarlo insieme agli altri due complici. Il fenomeno dei corrieri «ovulatori» rappresenta, da anni, uno dei sistemi di trasporto di droga tra i più collaudati, specialmente per quanto riguarda la cocaina. E se si decide di adottare un simile stratagemma è perché aumenta, in maniera indifferente, la probabilità di superare indenni i controlli in dogana. È, infatti, incontestabile che questo sistema di trasporto è di più difficile individuazione. Ma è altrettanto inconfutabile che esso presenta profili di pericolosità per l'incolumità dei corrieri stessi.
Fonte:
LaSicilia.it il 15-03-2013 - Categoria:
Cronaca