PACHINO – Il mare siciliano ci restituisce nuovi tesori. Lunghe colonne greco-romane erose e ricoperte di alghe adagiate sul fondo del mare: è ciò che resta del prezioso carico che trasportava una imbarcazione naufragata tre secoli fa al largo di contrada Bove Marino, a pochi chilometri da Marzamemi, a circa 300 metri dalla costa.

Mercoledì scorso sono iniziate le operazioni di rilevamento dei reperti, che si trovano a 5-6 metri di profondità, effettuate (nella foto) dai militari delle Fiamme gialle, compreso il nucleo di sommozzatori, coordinati dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa.