VITTORIA - Neanche il cattivo tempo e la pioggia hanno fermato la mobilitazione dei sindaci e degli agricoltori siciliani che, come si sa, chiedono misure forti ed urgenti a sostegno del principale settore dell'economia dell'Isola. Quattrocento, forse quattrocentocinquanta i mezzi «lumaca» che ieri sera, poco dopo le 17, sono confluiti a Primosole, alle porte di Catania, creando problemi al traffico che la polizia è stata costretta a deviare. Almeno un paio di migliaia i manifestanti. Due i cortei. Uno si è formato nella primissima mattinata al mercato di Vittoria: ne facevano parte gli agricoltori di Vittoria, Comiso, Acate, Roccazzo, Licodia Eubea, Pedalino, Comiso e Mazzarrone. Un secondo ha invece preso le mosse dal Nisseno, da Gela e da Niscemi. I due cortei si sono ritrovati a Primosole, alle porte di Catania, intorno alle 17,30 di ieri. Una terza mobilitazione si è tenuta nelle strade dell'Agrigentino, senza però far convergere su Catania. I manifestanti di Vittoria si sono dati appuntamento al mercato di Fanello alle 7,30 di ieri. Poco più di un centinaio i mezzi coinvolti. Una sessantina le auto private, zeppe di agricoltori. Qualcosa di più di una quarantina i camion. Non c'erano i trattori, a causa del cattivo tempo. Il corteo «lumaca» ha lasciato Vittoria intorno alle 7,45 dirigendosi verso Santa Croce Camerina. Alla testa del serpentone di auto e mezzi, lungo circa 5 km, c'era il fuoristrada blu dell'assessore comunale all'Agricoltura Giovanni Formica. C'era anche il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, che intorno alle nove ha preso la via di Palermo, per prendere parte al previsto vertice convocato dall'assessore regionale all'Agricoltura Leontini con le organizzazioni professionali, i sindacati, i sindaci, vari addetti ai lavori. I cortei «lumaca» non hanno registrato la presenza delle organizzazioni professionali agricole.
I risultati del vertice di Palermo sono stati giudicati insufficienti dal sindaco di Vittoria Aiello:«Il governo regionale deve dare risposte precise, le parole e la retorica non bastano più. Qualche impegno c'è, è vero, ma si tratta di poca cosa. Ci vuole ben altro per risollevare le sorti del comparto agricolo». Non hanno aderito alla mobilitazione di ieri nè la Coldiretti, nè la Confagricoltura. Assente anche la Cia regionale, a differenza dei vertici provinciali e locali, che invece hanno pienamente aderito alla mobilitazione sia a Vittoria che a Scicli. La prima tappa del corteo «lumaca» si è registrata al mercato orticolo di Santa Croce Camerina, dove ad attendere gli agricoltori provenienti da Vittoria c'erano altri trenta, quaranta mezzi carichi di colleghi pronti a infoltire il cartello della protesta. Il lungo serpentone di auto e mezzi agricoli ha effettuato due nuove fermate presso contrada Marza e al mercato di Sciocli. Erano già le 10. Diverse decine gli operatori che si sono uniti alla mobilitazione. Intorno a mezzogiorno il corteo «lumaca» ha raccolto una rappresentanza di agricoltori di Pachino. Altri trenta, quaranta mezzi si sono uniti alla protesta. Nel primo pomeriggio il corteo ha abbandonato la litoranea e si è immesso sulla Siracusa-Catania. L'arrivo nell'area di Primosole, luogo dell'appuntamento per entrambi i cortei, si è registrato, come detto, intorno alle 17,30. Si sono formati diversi capannelli di agricoltori, sindaci e addetti ai lavori. Traffico impazzito per ore e circolazione in tilt fino a tarda sera in tutta l'area. E non sono mancati i momenti di tensione. A tarda sera una parte dei partecipanti la mobilitazione ha deciso di pernottare a Primosole, nonostante le non buone condizioni climatiche. La coop Rinascita di Vittoria ha messo a disposizione degli agricoltori e dei sindaci un automezzo frigorifero con acqua, frutta ed altri beni di prima necessità. Alla protesta agricola hanno aderito le donne del comitato spontaneo e gli studenti degli istituti superiori vittoriesi.
Fonte:
LaSicilia.it il 04-11-2004 - Categoria:
Cronaca