PACHINO - Sono stati finalmente accreditati gli stipendi degli impiegati del comune di Pachino. Gli emolumenti sono arrivati con ben due settimane di ritardo a causa della vicenda legata alla carenza di liquidità della casa municipale, per cui i dipendenti sono stati lasciati «al verde». Tutta colpa dei mancati accrediti di Serit, Regione e Stato. Così come spesso accaduto anche in passato, il comune di Pachino si trova ad affrontare periodi di difficoltà economica non già per mancato virtuosismo economico o a causa di una dissipata gestione finanziaria, ma perché chi è in debito non onora le scadenze ed i contratti. A confermare la situazione di difficoltà è stato lo stesso assessore al bilancio e finanze Gino Sorbera che, nei giorni scorsi, ha spiegato come la Serit, l'ente di riscossione a cui Pachino negli anni scorsi ha devoluto l'incarico di riscuotere i tributi locali, nonostante abbia riscosso una percentuale significativa delle tasse, non provvede a versare nelle casse della tesoreria comunale le trance dovute per contratto. Le comunicazioni tra gli amministratori e la società di riscossione, sono state intense e frequenti, e la situazione viene costantemente monitorata dall'ufficio ragioneria e dall'assessore al bilancio e finanze che ricopre anche le funzioni di vicesindaco.
L'ente addirittura avrebbe chiesto più volte e con insistenza delle anticipazioni sul riscosso, anticipazioni che sarebbero state negate con una spiegazione paradossale: avendo la Serit riscosso già dei tributi, non può fare delle anticipazioni che invece verrebbero concesse solo su somme non ancora riscosse. Più difficile, inoltre, secondo l'assessore Sorbera, ottenere i trasferimenti dallo Stato e dalla Regione. In questi casi infatti è impossibile pressare o chiedere le somme che invece vengono assegnate solo quando il governo centrale e quello regionale decideranno di procedere agli accrediti per tutti i comuni. Nessun rimprovero inoltre potrebbe essere mosso all'amministrazione per gli incarichi esterni conferiti. Nella maggior parte dei casi infatti questi non hanno comportato una maggiore uscita economica dalle casse comunali, dato che i beneficiari degli incarichi esterni non hanno visto liquidate le loro parcelle. In definitiva non resta che attendere e sperare che la situazione si sblocchi. Nonostante la situazione precaria, si è riusciti a grattare il fondo del barile ed a provvedere ai pagamenti, anche per placare il malcontento sempre più crescente tra il personale.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 18-02-2010 - Categoria:
Politica