Comune, i 13 consiglieri dell'opposizione: "Giunta al capolinea, Barone dimettiti"
PACHINO - (aru) "Il sindaco di Pachino Sebastiano Barone deve prendere atto del suo fallimento politico e contestualmente ai consiglieri comunali rassegni le dimissioni dall'incarico". Il capo gruppo consiliare di "Rinascita" Salvatore Blundo sintetizza così le conclusioni dell'incontro dei tredici consiglieri comunali dell'opposizione sulla situazione amministrativa. E' stata rinnovata la richiesta al sindaco di azzerare l'attuale esecutivo costituendo in alternativa una giunta tecnica. "Resta valida la nostra proposta - continua Blundo - di mettere su una giunta che potrei definire di "salute pubblica". Se proprio non ci fossero le condizioni allora anche noi di Rinascita saremmo pronti a sottoscrivere una mozione di sfiducia insieme agli altri partiti dell'opposizione, mettendo fine ad una amministrazione comunale che oltre ad essere paralizzata è anche investita da varie inchieste giudiziarie".
Dichiarazioni "bellicose" quelle del capo gruppo di "Rinascita" che segnano una svolta nella posizione della lista civica che da sempre è stata contraria a sfiduciare Sebastiano Barone. Intanto dal fronte opposto arriva qualche segnale di cedimento soprattutto da quella parte dell'Udc rimasta "ancorata" al primo cittadino che oggi conta tre consiglieri comunali Paolo Dipietro, Tonino Di Stefano e Giovanni Orlando e tre assessori Roberto Valerini, Nino Iacono e Carmela Capodicasa. Secondo alcune indiscrezioni sembra che i "centristi" siano in procinto di valutare la possibilità di uscire dalla maggioranza se in consiglio comunale venisse a mancare una maggioranza per continuare a governare la città. Il sindaco Barone per il momento non rilascia dichiarazioni sulla difficile situazione politica che sta attraversando l'amministrazione confidando altresì nell'appoggio di qualche singolo consigliere comunale. Un ipotesi che alla luce dei fatti difficilmente si potrà verificare visto il clima avvelenato che oggi esiste al palazzo di città dove non passa giorno che le forze dell'ordine non acquisiscano atti amministrativi. L'ultimo in ordine di tempo è quello avvenuto negli uffici comunali di via Unità dove ha sede lo sportello unico per le imprese con il sequestro degli atti relativi al progetto di un complesso turistico in contrada Lettiera bocciato in conferenza di servizi dall'assessorato regionale Territorio ed Ambiente e dalla Soprintendenza. Sui motivi di questa azione giudiziaria non trapela nulla, anche se il tutto pare sia partito da una denuncia fatta dal funzionario regionale dell'assessorato Territorio e Ambiente su presunte minacce nei suoi confronti da parte di qualche amministratore comunale.