Comune, la verifica chiesta da Barone I Ds: "La maggioranza è al capolinea"
PACHINO - (aru) "Il sindaco Sebastiano Barone deve prendere atto di non avere nessuna altra possibilità di mettere su una maggioranza che gli consenta di portare a termine il suo mandato". Questo è quanto ha dichiarato il segretario della sezione di Pachino dei Democratici di Sinistra, Salvatore Borgh, sulla verifica di maggioranza dopo l'ultimo consiglio comunale dove i capigruppo consiliari dell'Udc e di Forza Italia, Paolo Dipietro e Corrado Quartarone, avevano chiesto la modifica della delibera di giunta relativa alla liquidazione di somme per gli espropri del parco urbano, provocando la reazione del sindaco che aveva minacciato l'apertura di una crisi. "Penso che Barone - continua Borgh - abbia esaurito tutte le formule politiche per dare una maggioranza alla città dopo quattro anni di continui litigi che hanno portato al cambio di ben ventiquattro assessori. Di fronte al profilarsi dell'ennesima crisi, legata evidentemente ai soliti problemi di visibilità di ciascuna delle forze politiche della coalizione di centrodestra, forse è meglio che il sindaco prenda atto dell'impossibilità di amministrare la città e ridia voce all'elettorato lasciando l'incarico".
Il segretario dei Ds non risparmia neanche i consiglieri comunali che non hanno il coraggio di assumersi la responsabilità di mandare a casa Barone presentando una mozione di sfiducia. "Tutti e venti i consiglieri comunali - continua Borgh - che in questi ultimi anni in varie fasi hanno dato il loro appoggio a questa amministrazione devono avere il coraggio di mettere la parola fine a questa farsa anche per rispetto dei loro elettori mandando a casa il sindaco sottoscrivendo una mozione di sfiducia. Ma visto che questo coraggio non lo trovano o forse non gli conviene cercarlo credo sia opportuno che Sebastiano Barone si dimetta mettendo fine a questo "mercato delle vacche che certamente non qualifica la sua amministrazione"". Intanto il capogruppo di Forza Italia, Corrado Quartarone, non commenta le parole del sindaco su una eventuale apertura di una verifica di maggioranza e si riserva di farlo dopo avere incontrato il primo cittadino. "Non credo - afferma Quartarone - che avere espresso delle perplessità su un debito fuori bilancio possa essere un motivo valido per aprire una crisi. Per questo prima di commentare le parole del sindaco credo sia opportuno un incontro chiarificatorio".