Lo scorso luglio, dopo qualche settimana dall’elezione del sindaco Giuseppe Campisi, si avviarono delle consultazioni politiche fra la coalizione che aveva sostenuto Campisi e i Democratici di Sinistra, al fine di riprendere il dialogo politico all’interno del centrosinistra locale con il preciso obiettivo di ricostituire a Pachino “l’Unione”, facendo testo a quanto i partiti e movimenti di centrosinistra avevano concordato, e siglato, in occasione della venuta a Pachino di Rita Borsellino ed Anna Finocchiaro.
Pur tra mille difficoltà, interne ed esterne alla sezione dei DS, come dirigenti pachinesi di questo partito avvertimmo la responsabilità di cogliere positivamente quella che fu definita come una credenziale politica nei confronti del centrosinistra e dei DS in particolare, credenziale politica in verità avviata già prima del turno di ballottaggio. Alla vigilia dell’insediamento del nuovo Consiglio Comunale, pertanto, si giunse all’accordo politico fra la coalizione del sindaco Campisi e i Democratici di Sinistra di iniziare un confronto politico, serio e leale, con tutte le forze, partiti e movimenti, che si riconoscono nel centrosinistra; l’obiettivo era, e rimane purtroppo ancora inevaso, quello di ricomporre la compagine politica originaria, sforzandosi di ritrovare sintesi politica fra le diverse posizioni esistenti all’interno del centrosinistra, e sulla base della condivisione di obiettivi comuni per il bene della città e della comunità e all’insegna di un progetto riformista e di buon governo della cosa pubblica.
A distanza di oltre 3 mesi è arrivato il momento per la sezione dei DS di Pachino di tirare le somme e comporre il primo bilancio. Che è piuttosto magro. Per motivi che ancora non si riesce bene a delineare, la possibilità di ricostituire l’Unione è andata sempre più scemando, all’interno di una coalizione che stenta a trovare una propria identità politica, tra i mille e più problemi amministrativi ed altre difficoltà. Bisogna sottolineare come, anche se con sfumature diverse, il Sindaco e le forze politiche della coalizione non sono mai riuscite a trovare la voglia e l’impegno per affrontare il tema che, più e più volte, i DS hanno posto a fondamento della loro disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale.
In tali condizioni la dirigenza della sezione dei Democratici di Sinistra di Pachino, dopo apposita consultazione della sua base, non ritiene di potere fornire alcun tipo di contributo a questa maggioranza. Da questo momento in poi, pertanto, i DS non parteciperanno più ad alcuna riunione di maggioranza, legata all’amministrazione comunale.
I Democratici di Sinistra continueranno a lavorare, dentro il Consiglio Comunale e fuori di esso, per ricostruire l’Unione, così come si adopereranno per essere protagonisti nella sfida che i riformisti Pachinesi vivranno con la costruzione del Partito Democratico, su cui i DS credono fortemente e per il quale spenderanno le migliori energie di prospettiva. I problemi del nostro territorio sono tanti e difficili, così come molteplici sono le aspettative in generale.
Noi dei Democratici di Sinistra di Pachino daremo il nostro contributo senza pregiudizi e preclusioni di sorta nei confronti di nessuno, per ciò che saremo capaci di fare, seguendo una rotta ben tracciata, che è l’Unione, e per il bene della collettività e del territorio.
Pachino, 23/10/2006
f.to il capogruppo Democratici di Sinistra
nel Consiglio Comunale di Pachino
( Roberto Bruno)
f.to il segretario politico della sezione
“A. Gramsci” dei D.S. di Pachino
(Salvatore Borgh)
Fonte:
Sezione A. Gramsci dei D.S. di Pachino - Turi Borgh il 23-10-2006 - Categoria:
Politica