Ecco, le elezioni sono passate e, finalmente, siamo a bocce ferme. Dovremmo, quindi, andare a leggere i punti e, francamente, questi, non sono tanti. Ma il colore dei risultati non è uniforme. Le elezioni, infatti, che si sono susseguite, per non tacere delle primarie, ci hanno visti sempre vincenti e forti di un consenso libero e partecipato che ci ha sostenuto in questi ultimi periodi. Le nazionali ci hanno riconosciuti come tra i primi partiti di Pachino, le regionali sono state il riconoscimento di un lavoro che dura da anni, che vede la consigliera provinciale Ignaccolo, che è di questa sezione, sempre impegnata a favore del nostro territorio, e però le comunali non hanno seguito il trend fin lì molto positivo, anzi ribaltandolo, definendo perciò questo passaggio come un vero e proprio passo falso.
E però, dopo mesi e mesi di riunioni, di polemiche e di discussioni, il risultato delle comunali è abbastanza netto. Peppe Campisi è diventato sindaco di Pachino, la sua coalizione ha vinto, conquistando 12 seggi in consiglio comunale e bisogna dunque riconoscergli la vittoria. Noi, dalla nostra, abbiamo fatto la nostra battaglia di idee e di uomini ma, obiettivamente, non siamo stati premiati e sicuramente ci sono stati degli errori da approfondire e da ricordare per non ripeterli.
Forse, ed è una mia personale opinione, l’eccesso di fiducia ci ha condizionati troppo.
Ma voglio lasciare da parte le recriminazioni e l’approfondimento sugli errori ad altri momenti, più interni alla sezione con la quale bisognerà confrontarsi, apertamente e senza sconti per nessuno, me compreso.
Adesso bisogna guardare avanti e agli appuntamenti che ci aspettano. Come si diceva prima, Campisi è il nuovo sindaco, e la sua giunta comprende personalità rispettabili e sicuramente in grado di fornire il giusto grado di competenza e serietà. Penso soprattutto a Corrado Giuliano che mi permetto di considerare il prossimo assessore ai servizi sociali, in virtù della sua militanza sociale, oppure di Peppe Tuminello, che vedo perfettamente con le deleghe allo Sport e Spettacolo. Sugli altri non mi pronuncio poiché non ne conosco le relative inclinazioni, ma spero possano dare un reale contributo al lavoro in programma.
Il fatto principale è che, aldilà delle etichettature, più o meno legittime, adesso è l’ora di iniziare a lavorare e di svolgere il programma amministrativo che è stato presentato agli elettori.
Ho letto in questi giorni che l’amministrazione si definisce di centrosinistra e, anche se non condivido pienamente quest’affermazione, visto che mancano altri partiti dell’Unione, sono lieto di sapere che Pachino ha cambiato guida, che dopo una pessima amministrazione di centrodestra, adesso saremo governati dal centrosinistra.
Voglio però fare una precisazione al riguardo, anzi due. Innanzitutto, per definirsi di centrosinistra bisogna attuare regole e comportamenti in assonanza con lo spirito del centrosinistra, e poi, visto che al primo turno c’era un altro candidato di centrosinistra, che ha presentato un suo programma alla città, gradiremmo conoscere se e quali punti del programma di Ruscica saranno tenuti in considerazione dal sindaco Campisi.
Noi, democratici di sinistra, in ogni caso, non vogliamo avere un atteggiamento pregiudiziale, bensì attento e vigile, costruttivo e propositivo sui veri problemi del comune. Non abbiamo e non avremo altre intenzioni se non quelle di contribuire, nel rispetto dei ruoli, grazie anche alla presenza di Roberto Bruno all’interno del consiglio comunale, ad una stagione politica ed amministrativa che sia veramente di svolta per Pachino.
Una stagione che veda finalmente l’attività della macchina comunale al servizio dei cittadini e delle loro esigenze. Che sappia riformare l’apparato organizzativo comunale, con le professionalità che già esistono all’interno di esso, che sappia dare impulso alla costruzione di opere pubbliche e che sia capace di diventare un punto di riferimento per il paese e i suoi abitanti, creando veramente le opportunità di partecipazione popolare e di amministrazione condivisa, per le quali ci siamo impegnati.
Il nostro partito, nonostante il risultato elettorale, per fortuna, è dotato di donne e uomini capaci di esprimere idee e progetti, di essere presenti nel territorio e di tessere reti e relazioni con la società. E, certamente, utilizzando tutti i canali politici e istituzionali di cui possiamo godere, cercheremo di proporre e creare soluzioni alle note difficoltà del nostro territorio. Noi interpretiamo il nostro lavoro politico come un servizio a favore del cittadino e delle sue esigenze, senza altri interessi, e sfido chiunque a dire il contrario, se non quelli della collettività.
Infine, sappiamo che, nell’ottica dei processi politici nazionali, anche a Pachino si costruirà il partito democratico, di cui saremo protagonisti come nel resto d’Italia, e per questi motivi riteniamo utile prestare attenzione alla disponibilità al dialogo che potrebbe e dovrebbe venire dagli altri, eventuali, alleati. Il tempo ci dirà se nel nostro paese sarà possibile raggiungere questo obiettivo, politicamente ambizioso, che costituirà la vera chiave di volta di una nuova struttura, per mettersi al centro delle attività politiche ed amministrative. Il lavoro è lungo e faticoso e noi, per ottenere questo risultato, ci rendiamo disponibili, come abbiamo sempre fatto.
Nell’ottica di questa disponibilità e in linea con quanto espresso nella campagna elettorale, lanciamo l’idea di un progetto costituente per il partito democratico a Pachino, attraverso un meccanismo di coinvolgimento e di partecipazione di tutti quei cittadini che si riconoscono o si riconosceranno in questo progetto, promuovendo un assemblea pubblica, dopo l’estate, a settembre oppure ad ottobre, nella quale cominciare a costruire la nuova formazione politica.
Concludo, augurando alla maggioranza di sapere amministrare e affrontare positivamente le questioni comunali e all’opposizione di avere la serena capacità di svolgere il proprio compito di controllo e di verifica degli atti. Senza confusioni di ruolo e con ognuno la propria responsabilità.
Tutto il resto è chiacchiera.
Pachino, 29/06/2006
f.to il segretario politico della sezione
“A. Gramsci” dei D.S. di Pachino
(Salvatore Borgh)
p.s. leggo adesso (ore 14.15) le dichiarazioni fatte da uno dei componenti della giunta, riguardo la mia testa. Certo che se queste cose le dice lui, con quello che rappresenta, ha rappresentato fino ad oggi, e la credibilità politica che ha all’interno e all’esterno della sua maggioranza, ebbene in questo caso posso stare più che tranquillo. Sono parole al vento. S.B.