Queste primarie regionali, rispetto alle precedenti, di appena un mese e mezzo fa, costituiscono un grosso segnale positivo e rassicurante. Rassicurante, innanzitutto, per la conferma di un elettorato riformista e progressista che vuole dire sempre la propria su temi e argomenti politici. Un dato che non dobbiamo dimenticare e che ci deve aiutare nella ricerca delle soluzioni migliori dei prossimi giorni. Non era, infatti, così scontato che lo stesso numero di persone della volta precedente si recasse a votare nei seggi dell’Unione. Soprattutto non era scontato alla luce della minore, e di molto, risonanza mediatica che l’avvenimento aveva ricevuto. Nei giornali e ancor di più nelle trasmissioni televisive si parlava poco e niente di queste consultazioni interne al popolo del centrosinistra, facendo erroneamente pensare ad un impegno più debole dei cittadini.
I nostri elettori, però, dimostrandosi maturi e appassionati, hanno sancito la vittoria di Rita Borsellino. I dati pachinesi ci dicono che nel nostro comune hanno votato 663 persone riconoscendo alla Borsellino ben 552 voti e a Latteri 103.
Un dato quello pachinese notevolmente diverso rispetto a quello siciliano e a quello della provincia di Siracusa, dove le percentuali sono state, rispettivamente, del 66,9% contro il 33,1% e del 65,3% e 34,7%.
A Pachino, come anche nella città di Siracusa, si è sfiorato l’85% dei consensi per Rita Borsellino. Questo risultato ci dice che il confronto a Pachino non si è giocato solamente sul piano delle candidature in esame, ma è andato oltre, entrando nel merito dello schieramento politico e chiedendo alla coalizione di centrosinistra una fisionomia politica più marcata. Al di là della figura del candidato Latteri, che ha sicuramente arricchito il confronto politico all’interno dell’Unione, questo dato ci indica come nel nostro comune si chieda, nettamente e con forza, una politica diversa, più rispettosa della legalità e più vicina ai bisogni dei cittadini, una politica che come democratici di sinistra riconosciamo la più adatta ad affrontare la prossima sfida amministrativa. Ecco allora riproporsi, nei confronti della sinistra pachinese, la responsabilità di tessere una grande alleanza democratica per la cittadinanza. Una grande alleanza sotto le insegne dell’Unione che, a Pachino, ha ricevuto un grosso segnale da parte del proprio elettorato, e guai a noi se non ne sapremo cogliere l’importanza.
Pachino, 06/12/2005
il segretario politico della sezione
“A. Gramsci” dei D.S. di Pachino
(Salvatore Borgh)
Fonte:
Sezione A. Gramsci DS di Pachino - Turi Borgh il 06-12-2005 - Categoria:
Politica