# Riceviamo e pubblichiamo #
Al Signor Sindaco
del comune di Pachino
Pachino

All’assessore con delega per Marzamemi
Pachino

Al Difensore Civico
del comune di Pachino
Pachino

Al Signor Presidente del consiglio comunale
Pachino

Ai consiglieri comunali
Pachino

Agli organi di stampa
Loro sedi


Oggetto: manifestazioni teatrali private a Marzamemi.

Nella serata del 12 agosto di questa tormentata estate pachinese, tra festival di seconda mano, tra cantanti di osteria e balletti vari, più di nani che di ballerine, l’amministrazione Barone ci ha regalato l’ennesimo episodio di cattiva amministrazione, quello della piazza a pagamento.
La piazzetta Regina Margherita, infatti, è risultata chiusa e interdetta alla fruizione normale visto che si stava svolgendo uno spettacolo che prevedeva il pagamento di un biglietto.
A questo punto, le domande, come si diceva una volta, spontanee, sono:
ma la piazza, per sua natura, non è sempre stato un luogo di aggregazione, di riunione libera e indipendente dei cittadini ?
Visto che a Marzamemi la vita serale si è sempre svolta soprattutto nell’area tra il piazzale Balata e la piazzetta Regina Margherita, chiudere l’area più grande non costituisce uno sgarbo vero e proprio per tutti i pachinesi e i turisti che vorrebbero godere, come è giusto che sia, della bellezza del borgo marinaro ?
Inoltre, dato che si chiedeva il pagamento di un corrispettivo economico, l’importo ricavato dalla serata da chi sarà stato incassato e a che titolo ?
La manifestazione ha ricevuto, per caso, finanziamenti dal comune o dalla provincia ?
E’ stato pagato un canone di occupazione del suolo pubblico ?
Si è trattato di un evento che ha attirato numerosi visitatori, vista la particolare qualità artistica che avrebbe dovuto rappresentare ?
I gestori delle attività commerciali della piazza e dintorni, sicuramente danneggiati, sono stati consultati ?
Purtroppo la gestione della vita commerciale, turistica e culturale di Marzamemi è nelle mani di incompetenti, e ne stiamo pagano tutti un prezzo troppo elevato, in termini di disagio collettivo e di mancato sviluppo.
Ci si gloria di mettere prime pietre e poi si lanciano macigni sulla qualità delle serate organizzate dal comune, dove si pensa solamente a mettere in piedi la sagrà del baccalà e la fiera “ro vota vota”.
Allo squallore delle proposte si aggiunge la prepotenza e la tracotanza di chi dovrebbe essere il garante di tutti.
Per tutti questi motivi, si chiede:
agli amministratori, se si rendono conto di avere ridotto spazi e qualità delle serate dei pachinesi, in questo caso, addirittura, per uno scopo privatistico;
al difensore civico, di verificare, a norma di statuto, se l’amministrazione ha correttamente interpretato il ruolo di animatore dell’estate e se la serata risponde ai criteri di buona amministrazione;
al presidente del consiglio comunale e ai consiglieri tutti, organi di controllo di questa amministrazione allo sbando, quali correttivi intendano utilizzare per cercare di porre un qualche rimedio all’anarchia amministrativa che stiamo vivendo,
alle forze politiche sane e ai cittadini, di far sentire la propria indignazione nei confronti di chi dimentica completamente di essere amministratore di una “cosa pubblica” e non di una ditta privata.
A tutto ciò si aggiunge la richiesta di verificare le voci che vogliono si stia tentando di utilizzare la chiesetta sconsacrata della piazzetta, come deposito di materiale e attrezzature varie. Ci si chiede se ciò sia compatibile con lo status di rudere dell’immobile, sia in termini di sicurezza, sia in termini di salvaguardia del bene storico.
Si chiede di ricevere una risposta, anche via email, in virtù, pure, di quello che dovrebbe essere un corretto rapporto dialettico nel dibattito politico, tra chi è al governo e chi, veramente, è all’opposizione, come prevedono le norme nazionali e lo statuto comunale.

Pachino, 13/08/2005
il segretario politico della sezione
“A. Gramsci” dei D.S. di Pachino
Salvatore Borgh