Comunicato: Mostra Collettiva

Comunicato: Mostra Collettiva Oggetto: Mostra Collettiva di : Angelo Cassia, Angelo Cortese, Sebastiano Italia, Vittorio Lucca, Giovanni Migliara, Salvo Monica, Oreste Puzzo, Gaetano Tranchino

Titolo: Top 10

A Cura: Paolo Bonaiuto

Luogo: via Maestranza 110 - 96100 Siracusa
Data: 4/14 febbraio 2006
Inaugurazione: 4 febbraio 2006 - ore 18,00

Organizzazione e Direzione Artistica: Corrado Brancato
Orario di apertura: 17/ 20,30
Ingresso Libero

evento " Top 10"
mostra collettiva

Sabato 4 Febbraio alle ore 18 presso la Galleria Roma -Via Maestranza 110, presentazione, da parte del poeta Corrado Di Pietro, del libro TOP 10 Artisti Siracusani Viventi del primo Novecento,ultrasessantacinquenni (ante 1940), residenti nella Provincia di Siracusa, (Angelo Cassia, Angelo Cortese, Nuccio Italia, Vittorio Lucca, Giovanni Migliara, Salvo Monica, Oreste Puzzo, Gaetano Tranchino, Albino Trigilio, Turi Volanti ), a cura di Paolo Bonaiuto. Questo libro è il frutto di una accurata e dettagliata ricerca che Paolo Bonaiuto, collezionista ed estimatore dell'arte a Siracusa e provincia, ha svolto nell'arco di circa sette anni, ricerca che spesso è sfociata in pubblicazioni su quotidiani e riviste d'arte.

Sempre Sabato 4 Febbraio, sarà inaugurata la Mostra Collettiva di dipinti e sculture, degli artisti selezionati da Paolo Bonaiuto

Angelo Cassia
Cassia è soprattutto un pittore di severa
formazione, schivo, tenacemente attaccato alla sua Siracusa, dove ha trovato la sua perenne ispirazione; grazie ad un cromatismo intessuto dei colori caldi di Sicilia (prevalenza di blu e verde) ha rappresentato al meglio la sua Siracusa, con i suoi santi e paladini in armi, dinamici cavalli e scattanti cavalieri, i volti terragni dei pescatori e dei calafatari, i solari paesaggi mediterranei, le nature morte.

Angelo Cortese
Pittore intellettuale, colto, esperto graveur-imprimeur, ha fatto parte del Gruppo Jonico ('84) con Italia, Tantillo e Sciacca, con i quali ha iniziato un lungo approfondimento della tecnica dell'incisione alla ricerca di un segno organizzato, magari dal polimorfo aspetto Kleeiano, per poi passare (anni '90) ad una pittura citazionista ed ultimamente ad una pittura evocativa,di memoria.

Sebastiano Italia
Italia è un cultore dell'incisione in bianco e nero, sostiene infatti che . Nanà Sciascia, l'amateur d'èstampes per antonomasia, di sicuro Lo avrebbe annoverato fra i pochi continuatori di un gusto grafico di evidente impronta mediterranea.

Vittorio Lucca
Lucca, da rabdomante ispirato, sa tradurre nel suo fare artistico di pittore ed incisore la sua insaziabile onnivoracità di sapere e di sperimentare, estendendo il suo impegno al paesaggio en plein air, alla natura morta, all'arte sacra, alla Sua Ortigia con composizioni, tagli e scelte cromatiche decisamente mediterranee: è padrone di un proprio personale chiaro linguaggio formale, ben riconoscibile per la sensibilissima qualità evocatrice di poesia!

Giovanni Migliara
E' stato uno "scultore pioniere" (anni '60), ha recuperato gli scarti più disparati, come i ferri ed i legni non più utilizzati(Ulivo, carrubo, noce, rovere, tiglio, quercia, frassino, abete, faggio), assemblandoli ed abbinandoli con la plastica,il gesso, l'argilla, la pietra lavica,la pietra arenaria dura,ingranaggi,tubi e rifiuti industriali. Noi,da sottili chiosatori d'arte. Lo riteniamo il fulcro agitatore dell'avanguardismo aretuseo!

Salvo Monica
Artista instancabile, è l'unico degli artisti siracusani viventi ad aver partecipato sia alla Quadriennale (Roma,'56,'60) sia alla Biennale (Venezia,'59). Il suo è stato un continuo scolpire col niente, un continuo perseguire,nel suo mondo poetico, il principio di unità tra spazio,materia e forma. Il colore è assente, perchè Lui è inevitabilmente Scultore, divino nella scultura.

Oreste Puzzo
La pittura di Puzzo è poesia ermetica di cose quotidiane; elementi ricorrenti sono vassoi, lumi, lanterne, vasi, fiori, bottiglie, sedie, colombe ,gattini, melograni, l'uva, l'agave, l'albero divelto.Disegnatore vigoroso ed incisore d'èlite da sempre,dipinge, avec nonchalance, per un puro piacere, scoperto nell'età giovanile e mai abbandonato per 70 anni, da coltivare però in silenzio,alla sola presenza silenziosa del colore : è un artista, per naturale ritrosia, appartato, schivo ed estraneo alle mode correnti!

Gaetano Tranchino
La Nave,i vascelli, le fregate sono, negli anni Ottanta, i simboli ricorrenti nelle sue tele fosche, umbratili, lunari, pervasi di luce su distese marine da percorrersi "à huis clos", mentre invece, negli anni Novanta, una presenza costante della sua imagerie e della sua è la figura dell'Uomo-Ulisse, che tiene in mano un libro: in questa problematica, di natura schiettamente metafisica, meglio ancora ontologica, si colloca l'arte di Tranchino
Fonte: Associazione Nuova Galleria Roma - Corrado Brancato il 26-01-2006 - Categoria: Cultura e spettacolo

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