Al Commissrio del Comune di Pachino
Gentile Dottore
Intanto mi complimento per il suo fattivo operato che sta lasciando sbalorditi tanti cittadini per la quantità e la qualità di azioni svolte in così poco tempo, dovendosi, fra l’altro, dividere settimanalmente con altro Comune Commissariato.
A tal proposito il sottoscritto in un Forum su internet ha commentato “provocatoriamente” che se si potesse, per il bene di Pachino e Marzamemi, bisognerebbe farla lavorare ancora per altri 2 anni.
Il suddetto sbalordimento sta nel fatto che precedenti Commissari ad acta suoi colleghi e la recente Amministrazione (in cui a turno è stata rappresentata tutta la politica Pachinese, partorendo 52 assessori di tutti i colori – Centro destra e Centro Sinistra) ci avevano abituato ad altri tempi e ad altre motivazioni di amministrare la cosa pubblica. Gli uni perché disinteressati, gli altri perche evidentemente avevano inteso la politica come interesse personale (poltrone) e come un modo per dare sfogo a relazioni interpersonali che nulla hanno a che fare con la “vera politica” e con il darsi da fare per i cittadini e per il territorio, costringendo l’ex Sindaco con continue minacce di sfiducia a togliere questo Assessore e mettere quell’altro, riuscendo in questo ad essere annoverati nel libro dei primati con 52 Assessori che difficilmente nessuno ci potrà togliere.
Lei è riuscito, fra l’altro, a smuovere la macchina comunale riuscendo a sfruttare appieno, responsabilizzandoli, le potenzialità lavorative di molti impiegati che rischiavano di atrofizzarsi.
Del suo recente lavoro, se mi permette un leggero appunto, vorrei sottoporle per un eventuale riesame la questione delle bollette idriche “milionarie” in cui Lei, da buon amministratore, avendole trovate già pronte e confezionate da altri, ha intravisto un buon modo per rimpinguare le povere casse Comunali.
La questione è un po’ complessa, come sicuramente altri le avranno fatto notare. A Pachino e Marzamemi la carenza idirica esiste da sempre e nessuno è riuscito a risolvere questo problema. L’acqua che è un bene primario viene distribuita ai cittadini razionata e con poca potenza tale da non riuscire ad arrivare ai serbatoi che tantissimi hanno posizionato nelle proprie terrazze. Di conseguenza il cittadino nel tempo si è dovuto adeguare munendosi di motorini d’acqua (tutti fuorilegge) per approvvigionarsi del bene liquido. Allorquando accende il motorino per provare a tirare acqua in un momento che l’acqua non c’è, perché fra l’altro non usano orari stabili di distribuzione, il motore nel far girare il contatore aspira aria e non acqua, anche se il contatore gira ugualmente.
Alla fine il cittadino si ritrova a pagare l’Enel per il consumo di energia elettrica, si ritrova a pagare il Comune con bollette milionarie dell’acqua il cui servizio ad oggi è alquanto carente ma si ritrova a pagare anche l’aria che hanno aspirato nel tempo i motorini.
Tutto questo è pesante da accettare perché in un paese che si dice ad alta vocazione turistica l’acqua non dovrebbe mancare.
A tal proposito Le voglio sottoporre un suggerimento che potrebbe almeno soddisfare il potenziamento della condotta di Marzamemi e di conseguenza quella di Pachino.
Il nostro compianto concittadino Corrado Arangio nel suo libro “Marzamemi” a pagina 20 e 21 parla di una “senia” ovvero un pozzo esistente già dal 1592 detto pozzo delle quattro bocche. Il sottoscritto ha già fatto dei controlli presso il Catasto di Siracusa scoprendo che la particella di ubicazione del pozzo non risulta censita pertanto il pozzo è di pubblica utilità (sebbene utilizzato dal vicino confinante).
Si potrebbe intanto quantificarne la portata e qualora sufficiente collegarlo alla condotta idrica che scende da Pachino per potenziare la quantità di acqua da inviare a Marzamemi che specialmente in estate è al collasso, rendendo esasperata tanta gente.
Mi preme far notare anche che nella zona è in costruzione una grande struttura alberghiera che sicuramente attingerà l’acqua dalla condotta che da Pachino va a Marzamemi e che pertanto quest’anno Marzamemi, se non si prendono prima provvedimenti, sarà ancora più penalizzata.
Allo stesso modo, essendo il sottosuolo acquifero di proprietà dello Stato e pertanto pubblico, si potrebbe iniziare un lavoro di censimento dei diversi pozzi esistenti in zona da collegare eventualmente con la condotta comunale al fine di non far pesare nel 2006 ai cittadini di Pachino e Marzamemi questa grande piaga della carenza idrica.
Certo di un suo interessamento così come è già avvenuto per altre precedenti problematiche, nel segnalarLe, infine, la mancanza di illuminazione ( lampade non funzionanti) in tantissime strade di Marzamemi e la necessità di una sistemazione dell’asfalto per diverse strade in cui i temporali appena trascorsi hanno formato vere e proprie voragini, voglia ricevere i più sinceri ringraziamenti per il lavoro svolto e per quello che potrà fare fino al termine del suo mandato.
Cordiali saluti Pasquale Aliffi
Fonte:
Comitato pro Marzamemi il 26-02-2006 - Categoria:
Lettere