Comunicato: REFERENDUM & BALLOTTAGGIO

Comunicato: REFERENDUM & BALLOTTAGGIO Domenica 25/6/2006 andiamo ad affrontare un ennesimo appuntamento con le urne e lo facciamo per due distinti eventi che ci coinvolgono in quanto cittadini di questo paese (Pachino) ed in quanto cittadini di questa nazione.

Referendum

Il referendum è quel classico appuntamento al quale la nazione arriva chiamata ad esprimersi su argomenti che, di solito, sono molto più complessi di quanto il cittadino medio percepisca, a causa della sua oggettiva impreparazione e, soprattutto, per la scarsissima informazione che circola sull’argomento referendario.
Figuriamoci in questo specifico caso nel quale il corpo elettorale viene chiamato ad esprimersi su norme che hanno inteso modificare nientemeno che la Costituzione andando ad incidere su assetti e delicati equilibri istituzionali.

Noi non vogliamo entrare nel merito ovvero dare un giudizio sulla bontà o meno delle norme che siamo chiamati a confermare od abrogare sulle quali è giusto che ciascuno (informandosi) si faccia una propria idea, possibilmente svincolata dalla solita acritica accettazione della linea politica del proprio partito di riferimento e ci spingiamo fino a dire che determinati argomenti introdotti dalla riforma (tipo il principio di decentramento amministrativo o la riduzione del numero di parlamentari) sono, tutto sommato, idee interessanti, dicendo anche che altri aspetti (tipo i maggiori poteri al capo del governo ed i minori al presidente della repubblica o le norme in tema di devolution sanitaria/scolastica/pubblica sicurezza) sono delle aberrazioni.
Quello che ci preme far notare sono solo due piccole cose:
a) le norme modificative della carta costituzionale non sono state, come sarebbe giusto ed auspicabile in casi simili, discusse, concordate ed approvate da una larga maggioranza parlamentare, ovvero con il concorso di tutte le forze democratiche presenti in parlamento, ma solamente dall’allora maggioranza di centro-destra (in sostanza non sono bi-partizan);

b) il rischio che adesso (molto legittimamente) i cittadini chiamati ad esprimersi sulla giustezza o meno di questa legge possano abrogarla, ha fatto dire ad un pilastro dell’allora maggioranza di centro-destra che in caso di vittoria del no allora non ci sarebbe più stata la possibilità di procedere a riforme della Costituzione in Italia ….. a meno di non ricorrere a “metodi non democratici” (!!!!????).
Ecco due ottimi spunti per andare a votare al referendum di domenica e per esprimere una valanga di NO!

Ballottaggio

Un ulteriore adempimento ci attende nella domenica elettorale ed è quello di scegliere, fra i due che hanno guadagnato il ballottaggio al primo turno, un sindaco per questa città.

Città Etica non ha preso una posizione a sostegno di alcun candidato (e per questo è stata anche criticata da più parti) e lo ha fatto sia perché ritiene (unica in tutto il panorama locale) che non ci si improvvisa politici ed amministratori sia per rispetto della pluralità di idee dei suoi aderenti che hanno inteso partecipare sostenendo i propri partiti politici di appartenenze ovvero pensando che la politica si fa nei luoghi deputati a tale scopo.

Non abbiamo sostenuto candidati ma non per questo si può dire che Città Etica non si sia schierata.

Ci siamo schierati fin dall’inizio per la correttezza e la legalità, per la buona amministrazione e per la disinteressata partecipazione alla vita politica, ci siamo schierati contro gli accordi sottobanco e contro i falsi accordi e, soprattutto, ci siamo schierati contro chi ritiene di praticare la politica per vantaggio personale (sia esso un mero vantaggio di immagine o di natura patrimoniale).

Se dobbiamo fermarci ai risultati di quello che è sotto i nostri occhi dovremmo ritenerci, quanto meno, sconfortati.

Questa elezione ha evidenziato:
a) il massimo punto di distacco tra la società civile ed i partiti politici (67% del voto popolare alle liste civiche al primo turno);
b) lo spregiudicato procacciamento di voti elevato a scienza con inquietanti voci su illegalità di ogni genere perpetrate in nome del voto da ottenere …. ad ogni costo (a questo proposito rimandiamo alla nota in calce);
c) la diffusa certezza che una percentuale estremamente elevata dell’elettorato attribuisce al proprio voto una grado di importanza prossimo allo zero.
Ognuno potrà sbizzarrirsi in analisi politiche più o meno fantasiose e magari qualcuno ci vedrà anche elementi positivi in tutto questo.
Balle!
Il fenomeno è quello che è, ovvero puro riciclarsi di vecchi politici. Sempre quelli, sempre gli stessi. Gente che in qualche decenni di ostinata incetta di voti giocata sui bisogni, sulle illusioni e, perché no, anche sul menefreghismo della gente, non ha mai portato un solo grammo di benessere o di sviluppo e che oggi è lì a sostenere due candidati sui quali non possiamo far altro che sospendere ogni giudizio poiché non risponderanno mai a domande fondamentali del tipo: “… Lei si impegna a rassegnare le dimissioni un minuto dopo che uno dei gruppi che la sostengono minaccia di abbandonarla?”; oppure “… è d’accordo che in politica tutti sono utili …. nessuno è indispensabile”.
Allo sconforto però noi non ci vogliamo abbandonare perché girando qua è là per la rete ed ascoltando la gente (quella provvista di coscienza civica) abbiamo visto e sentito che l’indignazione è ormai a livelli elevatissimi e questo non può essere che positivo per cui chiediamo a tutti gli indignati di non fare sconti alla parte politica che andrà ad amministrare e neanche a quella che le farà da opposizione ed a tutti quelli che, stando seduti sulla poltrona conquistata, ci diranno “… siamo con voi” chiediamo ad alta voce di dimostrarlo!

Nota finale

Le voci che si rincorrono in questi giorni su voti scambiati/rubati/estorti si fanno sempre più insistenti e appreso che la cosa è anche all’attenzione della magistratura non possiamo che invitare tutti a FARE PULIZIA.
Sollecitiamo chiunque sia in possesso di informazioni su illeciti elettorali a denunciare il fatto.


Il Coordinamento
di Città Etica
Fonte: Citta Etica - Salvatore Chiaramida il 24-06-2006 - Categoria: Politica

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