Comunicato: Risposta di Pasquale Aliffi al consigliere provinciale Ignaccolo
A seguito di diverse richieste, giustamente allarmistiche, dei cittadini di Contrada Spinazza, Lunedì 27 Marzo non mi sono rivolto a Lei ma ai vari responsabili del procedimento presso l’Assessorato ai Lavori Pubblici di Noto, presso la Capitaneria di Porto di Siracusa e presso l’Assessorato Provinciale Territorio e Ambiente di Palermo.
Lei mi accusa di non averla contattata. Le posso assicurare che lunedì 27 marzo la situazione era esattamente come ho dichiarato nell’articolo della Sicilia del 30.3.2006.
E perché, poi, avrei dovuto rivolgermi a Lei se esistono gli enti preposti?
Nessuno gli vuol togliere merito di quanto Lei sta facendo per il lungomare di Contrada Spinazza. Anche il sottoscritto ha dei meriti per la riuscita di questo lungomare. Lei sa che ho partecipato essendone stato l’organizzatore “ombra” anche a delle conferenze di servizio nella stanza di Bruno Marziano. Lei sa che il lungomare sta iniziando dall’uscita di Marzamemi e non dalla rotatoria per venire incontro ad una mia richiesta lavori con relative foto che avevo inviato ai tecnici di Noto per risolvere l’annosa questione della laguna che si forma sotto la diga durante le piogge invernali. Come vede la gente conoscendo anche il mio interessamento (oltre che il suo) si è rivolta a me per sapere il motivo del blocco dei lavori. Nell’aver fatto uscire un’articolo sui lavori che dovevano finire a gennaio e che attualmente risultano bloccati sicuramente non mi aspettavo di essere attaccato da Lei il giorno dopo. Gli articoli che io favorisco con i miei interventi non sono allarmistici ma servono a tenere alta l’attenzione delle Istituzioni su Marzamemi e le contrade attigue. Nell’articolo che è uscito oggi 31 marzo Lei dice che il Geometra Carestia dell’Assessorato Lavori Pubblici di Noto ha confermato di aver in mano le autorizzazioni e questo non può che farci piacere, poiché soltanto lunedì quando lo chiamai al telefono questi asseriva di aver bloccato i lavori per mancanza di una autorizzazione e concessione da parte dell’Assessorato TT.AA. di Palermo, lamentandosi nel frattempo che tali funzionari non rispondevano mai all’apparecchio. Cosa che ho constatato personalmente prima di chiamare sul cellulare l’Architetto Capo Settore responsabile del procedimento presso tale Assessorato che mi ha assicurato il suo intervento presso il suo collaboratore.
Ora, Signora Ignaccolo, Lei non deve attaccare chi a suo dire fomenta allarmismo, fra l’altro giustificato, documentato e non inventato. Lei deve prendersela con chi sta mettendo a rischio la fine dei lavori ad estate inoltrata. Lei deve prendersela con chi, invece di bloccare i lavori stava tranquillamente a Noto e non andava a prendersi le autorizzazioni brevi mano direttamente a Palermo (non la ditta costruttrice) dimostrando ancora una volta se ce ne fosse dubbio che Noto non ha alcun interesse per queste contrade distante 20 chilometri. Lei, piuttosto, da persona delle Istituzioni Provinciali che ha preso i suoi voti soprattutto a Pachino dovrebbe lavorare per contrastare quelle leggi medioevali che non favoriscono l’annessione delle contrade Spinazza, Reitani, San Lorenzo ed un quarto di Marzamemi (tutte territorio di Noto) sotto il controllo del Comune di Pachino poiché tutte abitate in stragrande maggioranza da Pachinesi. Infine, il fatto che con il ribasso d’asta si sta procedendo a presentare la documentazione per l’altro pezzo rimanente del lungomare con i finanziamenti della Provincia Regionale così come Bruno Marziano ci promise al momento della posa della 1^ pietra, non può che farci enorme piacere ma non per questo non vigileremo!
Cordiali saluti professoressa
Pasquale Aliffi
Fonte: Pasquale Aliffi il 31-03-2006 - Categoria: Lettere