PACHINO - Sfidiamo nuovamente le ire di qualche brontosauro politico pseudo-moralizzatore per intervenire sull’attuale desolante scenario politico-amministrativo.

Iniziando dalla sconcertante telenovela dell’ufficio tecnico che, volevano darci a bere i tanti mediatori, si sarebbe conclusa con baci, fiori e “pari opportunità” per l’assessore e il dirigente. Il periodo s’è rivelato subito sbagliato in quanto queste carrambate, a Carnevale, hanno l’aria di una mascherata come i fatti –le dimissioni degli assessori Greco e di Beretta- hanno dimostrato.

Di questa mascherata, del disastroso modo in cui è stata gestita e del pesante ritardo nella consegna dell’illuminazione, non ride però il cittadino che si deve accontentare di mezza Piazza –stranamente transennata- per portarci i suoi bambini.

Con l’uscita di Forza Italia s’indebolisce ancora di più questo fac simile di maggioranza, una vera e propria accozzaglia capace di partorire una giunta piena … d’aggiunte (esperti, “insegnati di sostegno”, ecc.) che ha aumentato la confusione sui giornali e le litigate.

Ce la farà il Sindaco ad andare avanti con il partito degli eterni scontenti, nei cui archivi giacciono mozioni di sfiducia e i manifesti al vetriolo?

Da questo gruppone, in questo clima di smobilitazione, si sono staccati alcuni che, non più di quattro mesi fa, erano entrati con gioia e letizia a fargli compagnia. Il Sindaco li accusa di avergli impedito di governare dopo aver fatto di tutto per metterseli dentro casa. Ma, a suo dire, con certuni lavorerebbe bene, tanto da far nascere qualche speranziella per la sua rielezione.

Noi, tuttavia, non siamo troppo ottimisti né per la sua carriera politica né per questa Città.

Non pensiamo, infatti, che la svolta verrà da chi sa coniugare i verbi solo al futuro, pensando di affrontare il disagio sociale con i bocconcini e con le visite di cortesia, accorgendosi solo da poco che esistono anche le leggi di settore…

Ma quel che fa cadere davvero le braccia è l’atteggiamento rinunciatario di una certa sinistra “desaparecida” (anche se Pinochet non c’entra).

Tutti lì, a martellare Rinascita, quando il nostro movimento era dentro la Giunta; ora, invece, sembra andare tutto bene! Meglio oggi –per certa sinistra- alzare il tiro verso il manager dell’AUSL di Siracusa o, via via, più in alto, verso le vette celesti.

Evidentemente, per questi personaggi, il problema è Rinascita anche quando Rinascita non c’è: non ci resta che prenderne atto per il futuro che, per il bene di questa Città, è necessario cominciare a programmare sin da adesso.

per il Coordinamento

Sebastiano Mallia