Concorso letterario "Bere il territorio" dell'associazione "Go Wine"
Dalla vendemmia alla fermentazione nelle otri, un lasso profondo dove si conserva la tradizione culturale che, pure essendo legata al vino, porta con sé molto altro. Richiami antichi, intanto, una storia popolare che ha cavalcato millenni. Si può raccontare molto intorno al vino ed è per questo che l'associazione Go Wine ha voluto promuovere, per la quarta volta, il concorso letterario nazionale “Bere il territorio”. Nella sezione generale del concorso letterario possono concorrere tutti i giovani dai diciotto ai trent'anni. Due sezioni speciali sono riservate invece agli studenti degli istituti alberghieri e degli istituti agrari. Un premio speciale è stato inoltre patrocinato dal Cervim e verrà attribuito a chi meglio avrà trattato il tema della viticoltura di montagna o praticata in condizioni orografiche difficili. I testi dovranno pervenire entro il 31 gennaio nella sede nazionale di Go Wine in Alba (la premiazione è prevista nel mese di marzo 2005). “L'iniziativa – dichiarano dall'associazione Go Wine – si propone di concorrere alla crescita della cultura del consumo dei vini di qualità e si rivolge ai giovani per renderli protagonisti, invitandoli all'esercizio dello scrivere, a raccontare il loro rapporto con il vino e come lo hanno avvicinato”.
I partecipanti devono redigere un testo in forma libera (di lunghezza compresa fra le due e le cinque cartelle) che dunque racconti il proprio rapporto con il vino e con il mondo che ruota intorno ad esso, facendo riferimento, in particolar modo, al tessuto sociale e all'ambiente nel quale viene prodotto. Questi i premi: mille euro per i due vincitori della sezione generale; 750 euro per ciascun vincitore delle due sezioni speciali; 100 bottiglie, espressione della cosiddetta viticoltura eroica, per il premio speciale offerto dal Cervim. Gli elaborati saranno prescelti dalla Giuria composta da: Magda Antonioli Corigliano (Università Bocconi di Milano); Giorgio Barberi Squarotti (Università degli Studi di Torino); Gianluigi Beccaria (presidente dell'associazione Storici della Lingua Italiana); Gigi Brozzoni (direttore Seminario Veronelli); Vanni Cornero (giornalista de La Stampa); Alessandro Ghini (casa editrice Le Monnier, Firenze); Paolo Marchi (giornalista de Il Giornale); Luigi Moio (docente di Enologia dell'Università di Foggia); Giacomo Oddero (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo); Nico Orengo (scrittore); Anna Schneider (Università degli Studi di Torino); Massimo Corrado (associazione Go Wine); Massimo Zanichelli (giornalista); Walter Boggione e Bruno Quaranta (segreteria generale). Il Premio si svolge con il patrocinio della Regione Piemonte e con il sostegno di Verona Fiere ed un comitato di 23 aziende vinicole italiane, tra cui la Rudinì di Pachino.