PACHINO - Preoccupazione e incertezza su cosa fare. Sono questi l sentimenti più diffusi tra i cittadini pachinesi che si sono visti recapitare nei giorni scorsi una lettera da parte del comune di Pachino, con la quale si chiedono i dati catastali delle abitazioni ove risulta una residenza e si considera attiva una utenza per la Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani.
La stragrande maggioranza delle famiglie ha già ricevuto la missiva con la richiesta dei dati, ma non tutti sono riusciti ad adeguarsi alla data indicata nella lettera come termine per la comunicazione. Non si tratta comunque di una data di scadenza perentoria, per cui i cittadini che lo vorranno potranno comunque continuare ad inviare i dati o mediante la compilazione del modulo recapitato a casa, dopo essere stato debitamente compilato, e protocollato al protocollo generale del comune, oppure inviando i dati via fax o e.mail.
Nonostante la disponibilità di più canali però, la stragrande maggioranza dei cittadini sembra restia ad inviare i dati alla casa municipale. Le maggiori difficoltà sono legate al reperimento dei dati, per cui sono stati moltissimi gli utenti che si sono precipitati negli uffici per chiedere spiegazioni o per chiedere il rilascio dei certificati catastali delle proprie abitazioni in maniera da recuperare i dati necessari. Si tratta infatti di informazioni che, nella maggior parte dei casi, non sono di naturale conoscenza da parte dei proprietari degli immobili che spesso si affidano, per le vicende di natura tecnica, a consulenti, geometri, ingegneri ecc.
Non aiutano poi i consigli che molte persone danno a parenti ed amici ed a chi chiede informazioni sul da farsi con il foglio in mano, e che apertamente dicono di non compilare il modulo e di non restituirlo, dato che si tratta di lettere inviate e recapitate mediante posta semplice e dunque non vi è assolutamente prova dell'avvenuto recapito delle stesse. In tanti poi non riescono a capire come mai si chiedano all'utente dati già in possesso o comunque facilmente recuperabili da parte dell'ente comunale, per cui questo comporta un pregiudizievole rifiuto alla fornitura spontanea dei dati catastali.
L. S.
Fonte:
LaSicilia.it il 15-04-2009 - Categoria:
Cronaca