PACHINO - Spese consentite solo per situazioni che potrebbero arrecare grave danno economico all'ente. Questa la dicitura che, con linguaggio amministrativo, spiega come il Comune pachinese, privo di bilancio e senza più la via d'uscita della spesa in dodicesimi, sia all'empasse finanziario. Il tutto mentre solo stamane si dovrebbe sapere qualcosa circa la corresponsione degli stipendi di maggio per i dipendenti comunali. Fino a venerdì scorso i segnali giunti, in questa direzione, non sono stati quelli auspicati dai dipendenti dell'Ente. La non approvazione del bilancio è la logica conseguenza della crisi politica e del duro scontro tra il sindaco e una larga parte del consiglio comunale, tra l'ex maggioranza (Centrosinistra più Rinascita) che non perde occasione per criticare l'atteggiamento di chi tiene a galla il sindaco che, a sua volta, uscito indenne dal tentativo di sfiducia, tenta di allargare la sua coalizione, sapendo di non potersi permettere ulteriori defezioni nella sua esigua parte che lo sostiene. Nelle condizioni attuali è del tutto ipotetico parlare di iniziative per la stagione estiva, non sapendo quale impostazione verrà data allo strumento finanziario. Per gli spettacoli tutto è in alto mare. L'assessore Andrea Ferrara, che pure si sta muovendo per programmare l'estate, se ne esce con una frase lapidaria che fotografa la situazione.
"Al momento non so nulla, dovendo aspettare l'approvazione del bilancio. Per quanto mi riguarda mi sto muovendo cercando di allestire un programma quanto più contenuto possibile alla voce uscite. Ma, ribadisco, di certezze non ve ne è alcuna dovendo attendere l'approvazione del bilancio". E soprattutto non si sa che maggioranza approverà lo strumento finanziario, né quale sarà il livello di dialogo tra le minoranze presenti in consiglio comunale. Giuseppe Giliberto, ieri fedelissimo del sindaco, oggi si definisce uno che sta a guardare il "bailamme" attuale rappresentato dalla politica pachinese. "Siamo in una fase in cui il sindaco è riuscito a rimanere a galla, l'ex maggioranza ha mancato il colpo di grazia della sfiducia a Campisi. Ma ci siamo chiesti - dice l'esponente politico pachinese - dove sta andando il paese con questa instabilità? Per quanto mi riguarda ho condiviso parecchie scelte fatte dal sindaco, altre un po' meno. Al momento continuo a fare politica in modo costante ma scegliendo un atteggiamento di analisi di ogni singola situazione. Di certo posso dire che non era questa la situazione auspicata dagli elettori pachinesi nel 2006 e le ragioni, come i torti, non stanno mai da una parte sola". Affermazioni nette che confermano una certa disaffezione di Giliberto che, a dispetto della giovane età, può già definirsi "esponente politico di esperienza in ambito locale". Tante le incognite che restano sul campo, parecchie le insidie che attendono al varco un sindaco ed una giunta oltremodo vacillanti. Insomma, il motivo trainante della colonna sonora della politica pachinese è sempre uno, da dieci anni a questa parte: "Stabilità vado cercando".
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 04-06-2007 - Categoria:
Politica