Inizio la mia analisi con i consiglieri Basilico ed Aprile. Il primo, soldato di ventura non residente, famoso per le sue esilaranti fuoruscite, legato a colui che gli offre di più, esempio di politica servile. Il secondo soggetto amorfo, non ben definito (politicamente parlando) che, prima firma la mozione di sfiducia, poi, dopo aver preso la calcolatrice e fatto quattro conti, si rende conto che non capita spesso di essere eletto consigliere comunale con poco più di 50 voti, ragion per cui, imperturbabilmente ritira la sfiducia a poche ore dalla votazione in consiglio, giustificandosi con un discorso utopistico letto in consiglio. Se il primo consigliere è esempio di politica servile, il secondo è icona di mancanza di carattere politico: si è lasciato trasportare dall’onda della convenienza e dell’opportunità. Ci si chiede: cosa gli ha lanciato il Sindaco per convincerlo, un ossicino o un maccherone? Per par condicio, l'incoerente Aprile, li ha raccolti entrambi...
A Basilico vorrei porre una domanda che in tanti si chiedono: cosa l’ha spinto a fare il consigliere comunale a Pachino visto che è residente a Rosolini e conosce Pachino solo per qualche passeggiata fatta la sera a Marzamemi?
Adesso che succede? Semplice! Questa amministrazione composta al momento da nove consiglieri continuerà a rimanere in groppa al mulo ma, senza una maggioranza, la macchina comunale sarà inevitabilmente in stand-by. Ma pensate che ciò possa interessare a loro? Manco per idea! L’importante è rimanere nella stanza dei bottoni, spartirsi i vari incarichi, vivere di luce riflessa e riempirsi la bocca affermando di essere consigliere, assessore, facente parte dello staff di esperti, ecc. ecc..Tutto il resto, per questi professionisti del salto della quaglia, è relativo o meglio, parafrasando una celeberrima canzone, è noia!
I seguaci, denominati esperti, erano tutti presenti al consiglio comunale e col sorriso a 56 denti: i 3000 euro mensili sono assicurati per qualche altro mese…
La disamina continua anche con gli altri consiglieri pro-Sindaco.
Il consigliere Nastasi: uomo a dir poco confuso politicamente. Ha criticato duramente il Sindaco fino a qualche settimana prima, ma, nel momento in cui gli si offre la possibilità di inserire la sorella come assessore, ecco che Campisi diventa miracolosamente l’uomo da sostenere.
Il consigliere Di Stefano, nipote del mercanteggiante Nino Iacono uomo che si può definire tutto tranne politico. Naturalmente ad un soggetto del genere non può sfuggirgli l’occasione più unica che rara di raccogliere il maccherone lanciato dal “cuoco” Campisi ed “infilare” un suo fedelissimo come assessore, ovvero il noto politicone Zocco.
Il consigliere Agricola sin dall’inizio si dichiara indipendente al fine di avere qualche incarico importante da dare al suo fido Augugliaro amoreggiando con l’MPA prima (Agricola era in procinto di firmare con l’MPA quando i due consiglieri di Rinascita passarono al movimento autonomista) e la Margherita dopo. La provvidenziale crisi, infine, gli ha visto assegnare il tanto vagheggiato assessorato: chissà quante candele avrà acceso in chiesa Madre il neo assessore…
Il Consigliere Guarnaschelli uomo sofistico, tendenzioso e partigiano che, durante la campagna elettorale, quando, si rese conto che col suo partito l’UDEUR (uno dei tanti) non poteva avere i numeri per essere eletto consigliere, chiedeva al sottoscritto di presentarsi con i Verdi per poi dettare le sue regole, ovvero fare l’assessore, facendo un’arida disamina dei voti che lui poteva portare al partito. Naturalmente il sottoscritto, non interessato a questo modo squallido di fare politica, gli disse di cercare altre strade, cosa che fece confluendo nella Margherita che ingenuamente (ma non so fino a che punto) lo accettò. Successivamente costrinse il nipote, presentatosi con i Verdi, a depennarsi dal nostro partito in quanto, a suo dire ed in modo del tutto arrogante, i voti dei parenti dovevano confluire soltanto su di lui. Adesso si è visto l’epilogo del signor Guarnaschelli: politico mercenario alla stregua del suo Sindaco.
Dei consiglieri della lista Campisi, è fin troppo palese l’analisi in quanto, uno è il fratello del Sindaco e l’altra è la moglie di un esperto del Sindaco. Mi chiedo: la fedelissima consigliera Costa (moglie di uno dei cinque esperti) è ancora con Forza Italia oppure, visto che il partito l’ha silurata, essendo favorevole per la mozione di sfiducia, è ritornata all’ovile in attesa di salti acrobatici migliori? Vedremo a divenire.
Per quanto riguarda il consigliere Fancello essendo uomo che stride con la politica, quella vera, non c’è da meravigliarsi per ciò che ha fatto.
Ecco coloro che ci amministreranno, ecco la nuova giunta di “centro opportunisti” formata da sorelle e amici fedelissimi dei consiglieri. Sono ancora disponibili due assessorati: magari oltre alla sorella arriverà qualche altro parente…così il quadretto familiare si potrà completare.
Visto il tipo di “giunta”, il Sindaco lo chiamerei Podestà…
È giusto fare anche dell’autocritica. Nell’individuare come rappresentante del centro-sinistra un camaleonte della politica qual è il Campisi, la coalazione ha miseramente fallito. Ha ragione Rotta nell’affermare che siamo stato noi ad individuare un soggetto che tutto è tranne un rappresentante del centro-sinistra (ma non lo è nemmeno del centro-destra, o del centro: non è rappresentabile in niente se non nel salto triplo mortale carpiato). Con Campisi si è assistito al fallimento della politica dando vita ad uno squallido, meschino ed infame mercanteggiare di logiche di potere e posti promessi.
Ripeto, ha fallito l’intero centro-sinistra presentando un soggetto a sindaco che non può essere collocato da nessuna parte. Ha ragione Roberto Bruno (ottimo discorso fatto in consiglio) nell’affermare che se ci fosse un “centro obliquo” lui proverebbe a collocarsi anche in quella zona pur di rimanere in groppa al mulo. La cosa molto grave, che deve far riflettere, è il fatto che Campisi ha trovato (e probabilmente ne troverà ancora di più nei prossimi giorni), “consiglieri” disposti ad appoggiare questo perverso e pericoloso gioco politico che lede la dignità di tutti quei cittadini che lo hanno votato.
Pachino, 23/05/2007
F.TO
Il responsabile locale dei Verdi
Dott. Concetto Amenta