PACHINO - Si occuperà la segreteria del Municipio delle controdeduzioni da inviare alla Corte dei Conti per fornire ulteriori spiegazioni in ordine ai rilievi mossi dall'organismo contabile di controllo che ha classificato il comune di Pachino come ente strutturalmente deficitario. A redigere le giustificazioni del caso, sta provvedendo il segretario generale Lucia Minniti, peraltro responsabile del servizio finanziario relativamente all'anno 2010, anno per il quale la Corte ha mosso i rilievi pervenuti. In particolare le giustificazioni fornite punterebbero sulla spesa per il personale. Tale spesa infatti, andrebbe epurata dalle somme elargite dalla regione per la stabilizzazione dei precari, per cui non sforerebbe i parametri di legge. Sovvertendo questo dato, il comune di Pachino, seppure al limite dei requisiti, rientrerebbe tra i comuni che non possono, almeno per il 2010, considerarsi enti strutturalmente deficitari, non avendo sforato il patto di stabilità. Tuttavia i rilievi che l'organismo regionale contabile ha mosso nei confronti del comune di Pachino, dipingono una situazione gestionale piuttosto precaria. La Corte dei Conti in particolare punta il dito sulla spesa non coerente con le entrate e sui residui attivi, ossia sulle previsioni di entrata relativi ad anni precedenti che, come dice la Corte, essendo piuttosto risalenti nel tempo e persino del 2006, difficilmente potranno essere riscossi dall'ente comunale.
La magistratura contabile per l'anno 2010 ha evidenziato il notevole ritardo nell'approvazione del bilancio che, invece di essere approvato entro il mese di aprile è stato approvato ad agosto. Su questo fronte ancora più grave sarà il giudizio dell'anno prossimo dato che i conti pubblici sono stati approvati a novembre. Anche il continuo ricorso alle anticipazioni di cassa esteso per 365 giorni all'anno, sono oggetto di ferma contestazione, visto che le anticipazioni sono uno strumento straordinario, mentre a Pachino costituiscono ormai un debito strutturale e consolidato. In ordine alla spesa del personale, seppure già alta e fuori i parametri percentuali indicati, l'ente ha proceduto a porre in essere le progressioni orizzontali che peraltro hanno interessato gran parte dei dipendenti, circa il 64%, facendo lievitare enormemente la spesa già fuori misura. Inoltre le entrate costituenti residui degli altri anni e dunque non percepite dall'ente, costituiscono ben il 65% delle entrate totali, cosa che, secondo la Corte, costituisce un chiaro indice delle difficoltà, da parte del comune di Pachino, di gestire le risorse. Al contrario, la spesa corrente costituisce l'88% delle entrate previste, mentre il limite previsto dalla legge è del 40%.
Alla situazione non rosea rilevata dalla Corte dei Conti per il 2010, va poi ad aggiungersi quella relativa agli anni successivi. I parametri del patto di stabilità infatti prevedono limiti molto alti per il comune di Pachino, posto che, maggiore è la spesa effettuata nell'anno precedente, più alti saranno i parametri da rispettare. Sarà pertanto piuttosto difficile rientrare nei limiti previsti, anche alla luce del permanere delle difficoltà relative alla gestione delle entrate ed alle emorragie sulle spese. Se poi, le giustificazioni fornite dalla segreteria comunale non saranno accolte, l'ente già per il 2010 sarà considerato strutturalmente deficitario. Un passo in più, dunque, verso il dissesto economico.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 09-12-2012 - Categoria:
Politica