PACHINO - Continuerà anche durante il fine settimana la protesta dei dipendenti che hanno occupato i locali comunali di via Unità. E a non mollare sarà anche Angela Guastelluccia che ha raccolto il testimone per attuare lo sciopero della fame. L'ex capo dell'Ufficio tecnico infatti, da ieri ha dato il cambio a Giusy Novello, costretta a interrompere la sua forma di protesta a seguito di una grave debilitazione fisica dovuta al digiuno e alle tensioni psicologiche. La protesta dunque non si ferma. L'altra notte i manifestanti sono stati sorpresi dalla pioggia mentre dormivano in tenda davanti agli uffici della casa municipale. Il loro soggiorno all'interno della «canadese» è dovuto al fatto che l'occupazione dei locali potrebbe far scattare una denuncia, motivo per cui la protesta è limitata alle parti antistanti i locali. La pioggia ha sorpreso gli impiegati che sono stati costretti a ripararsi in macchina, accettando l'aiuto dei familiari che li sostengono.
Intanto, da più parti si invoca l'intervento del medico responsabile degli impiegati comunali al fine di verificare le condizioni di salute di chi ha scelto di mettere in atto lo sciopero della fame. Solidarietà ai manifestanti è stata espressa dal consigliere provinciale Nino Iacono che sin dal primo giorno è salito all'ultimo piano degli uffici di via Unità per manifestare il suo sostegno anche in qualità di dipendente del Comune pachinese. Anche l'ex assessore provinciale Giuseppina Ignaccolo non ha mancato di far sentire la sua voce, recandosi personalmente negli uffici occupati dai manifestanti ed inviando una lettera al prefetto, all'assessorato alle autonomie locali ed alla Corte de Conti. «E' necessario trovare una soluzione immediata sul mancato pagamento degli stipendi, così come occorre vigilare con opportuni strumenti ispettivi sulla gestione delle risorse finanziarie del Comune di Pachino. Il digiuno forzato è una forma pacifica di protesta, ma può avere effetti gravi sull'organismo di una persona. Non è giusto costringere il personale e le loro famiglie ad arrivare a questi gesti estremi». Solidarietà è stata espressa anche dai partiti di opposizione. Il consigliere comunale Giuseppe Buggea parla di «diritti calpestati e di disinteresse per la cosa pubblica da parte di chi amministra». Di vera e propria «carneficina dei diritti» parla la segreteria del Pd che ha espresso apprezzamento per chi «con coraggio e rabbia, ha intrapreso la via della protesta». Nel mirino del Pd le disuguaglianze di trattamento anche di natura economica tra dipendenti considerati di serie A in quanto vicini alle posizioni di chi amministra, e quelli di serie B, penalizzati anche sul piano economico ed esclusi da unità di progetto e piani finalizzati. Al Pd fa eco il deputato regionale Bruno Marziano che ha auspicato che i dipendenti interrompano lo sciopero della fame e che l'amministrazione comunale riesca a risolvere al più preso la delicata vertenza.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 15-09-2012 - Categoria:
Cronaca