PORTOPALO - Il gruppo d'opposizione ha inviato un documento al sindaco sulla vicenda di contrada Pietrazza dove alcuni interventi del parroco sono stati fonte di polemiche. Cammisuli in quella circostanza (fine agosto) difese il prete, definendo "spropositato l'attacco subito da don Palacino in quanto - sono parole del sindaco e non libera interpretazione del giornalista - lo stesso è stato sempre un difensore non solo dell'ambiente, recuperando zone che si trovano in pessime condizioni, ma nel nostro territorio ha svolto una funzione di stimolo e promozione delle bellezze archeologiche e storiche". Nella lettera, firmata dai consiglieri del gruppo "Servire Portopalo", si sottolinea che "due differenti cumuli di terra fanno da barriera ed ostruiscono il sentiero che da sempre è stato percorso dai nostri avi ed anche da qualcuno di noi per raggiungere, dal Canalazzo, la Pizzuta e la punta di Portopalo e che si raccordava con la trazzera delle Anime Sante, in corrispondenza dell'ex caserma della Marina Militare. Evidenti frammenti di scoglio sono stati riversati, dopo essere stati rotti da un mezzo meccanico, creando uno scivolo verso la sottostante battigia, che hanno modificato lo stato della costa. Oltre a dei paletti di ferro piantati nella zona interessata - si legge ancora nel documento - sono stati fissati in piena zona demaniale due pali di legno alti cinque metri, praticando, sul lato destro guardando verso il mare, un foro per incastonare uno dei due pali per poi definitivamente fissarli uno di fronte all'altro con del cemento". Al sindaco i consiglieri d'opposizione chiedono "in funzione di che cosa abbia potuto dichiarare la sua presa di posizione, se è stata confortata da un personale sopralluogo, da una perizia da parte delle autorità competenti o di tecnici comunali.
Le ferite inferte sono evidenti e tangibili - concludono i firmatari del documento inviato a Cammisuli - a tutti coloro che hanno avuto il buon senso di recarsi sul posto per guardare quello che è stato fatto". Su contrada Pietrazza quindi l'opposizione esce allo scoperto. Vanno sottolineati tuttavia alcuni silenzi, sia di minoranza che di maggioranza, su altre due vicende che hanno riguardato tematiche di tutela ambientale. Ci riferiamo alle "Casuzze" dove, un anno dopo un sopralluogo per accertare la regolarità delle pozze imhoff, tutto è ancora fermo, e sul cemento gettato in estate a Scalo Mandrie, in prossimità della statua della "Stella Maris", probabilmente da qualcuno che voleva attraccare più facilmente con la propria barca. Nonostante i servizi del nostro giornale nessun consigliere, né del gruppo "Portopalo 2000" né di "Servire Portopalo", allora scelse di intervenire.
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 24-09-2004 - Categoria:
Cronaca
DEGRADO CONDIVISO
Forse non si è capito che in attesa del prossimo Santo, che dovrebbe sbarcare con uno di questi barconi macilenti e da rottamare, proveniente dalla vicina Africa: Padre Palacino stava semplicemente preparando la porta, o meglio l'arco di trionfo, con tanto di scivolo a mare per permette al profeta di sbarcare ed essere accolto con sublime magniloquenza per i relativi festeggiamenti che si dovrebbero tenere nell'Oasi di San Corrado, in contrada pietrazze di Portopalo di C. P.. E mentre le forze politiche locali, oramai schierate, su fronti contrapposti su quanto accaduto ne stanno facendo un caso politico senza precedenti: nel versante ionico, dove gli sversamenti di fognatura delle storiche casuzze vanno direttamente in mare, senza nessuna depurazione, e nonostante l'insistenza e la segnalazione di questo arguto giornalista di un caso cosi eclatante, tutti zitti e muti. Un classico caso di probabile e stagionale inquinamento condiviso! Complimenti a Sergio per la sua autonomia ed imparzialità da giornalista professionista!!!! Dall'alto della colonna della Stella Maris. Cordiali saluti. Spiros