PACHINO - Si è svolto, nella sala conferenze Biagio Panascia della BCC di Pachino, l'affollato incontro-dibattito sulle "Nuove strategie di sviluppo per il sud-est siciliano". Relatori della serata sono stati l'assessore regionale al turismo Fabio Granata e Roberto De Benedictis, deputato all'Ars. Moderatore dell'evento è stato Turi Pintaldi del Cinecircolo Baia delle Tortore, l'associazione che insieme all'Arci ed all'Atptp ha organizzato l'appuntamento. Nonostante le diversità ideologiche sono stati molti i punti in cui i due parlamentari si sono trovati d'accordo nel guardare al futuro della Sicilia e della zona sud, anche se qualche stilettata non è mancata. Immancabile è stato il riferimento alla questione delle trivellazioni petrolifere, e delle relative concessioni rilasciate dal governo regionale. Una situazione che vede entrambi i due ospiti da tempo impegnati nel proporre una revoca definitiva ma che non ha sortito nessun risultato di fronte all'esito dello scrutinio segreto voluto da esponenti di entrambi gli schieramenti e che ha bocciato l'emendamento che vietava le trivellazioni nei siti dichiarati patrimonio dell'umanità dell'Unesco. La parola d'ordine su cui i due relatori si sono trovati d'accordo è stata quella di un turismo di sistema cioè di una promozione che coinvolga il territorio, che promuova le bellezze naturali nel suo complesso, e che privilegia un turismo di qualità.
"Una promozione, -ha affermato De Benedictis- che faccia delle Sicilia un pezzo d'Europa e per fare ciò deve valorizzare un complesso di beni e le diversità che ogni luogo presenta. In questo, -ha continuato De Benedictis- i sistemi turistici locali si rivelano un poco adatti. È necessario guardare oltre". Granata ha puntato molto sulla promozione del territorio attraverso le manifestazioni non fini a se stesse ma capaci di proporre modelli di sviluppo. "Il Festival del paesaggio o il Festival del cinema di frontiera sono un chiaro esempio di ciò, -ha affermato- perché non sono eventi fini a se stessi ma risultano inquadrati in un progetto di valorizzazione dei luoghi". Divergenze di vedute invece per quanto riguarda i dati turistici attuali. Secondo De Benedictis il turista avrebbe una permanenza media sul territorio di 3,5 giorni. Ma i dati prospettati non sarebbero veritieri secondo l'assessore regionale Granata che ha fatto notare come il metodo di indagine sia sbagliato perché non tiene conto dei Bed&Brekfast e degli appartamenti in affitto per le vacanze.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 18-10-2005 - Categoria:
Economia
Aria fritta e "pippobaudi" di corto corso
Vetrine elettorali:sic!Icone votive:marunnuzza bedda, aiutaci Tu!Cupole cadenti:Santa Lucia! Turismo alla pagnottella e giacigli odorosi:ma l'assessore alla Cultura,Sara stai in Fronte a The, nel deserto, guarda caso, non è stata neanche invitata.
Ma sarebbe stato interessante metterla davanti alla letterina della Signora Materazzo di Roma che in un impeto fonico di giustizia: ha sentito il bisogno di farci sapere,e di questo la ringraziamo,come vengono trattati gli ospiti e i turisti che a frotte accorrono nei lidi e nei mari incantati del sud est asiatico nella speranza vana di vedere qualche Tortora a Marzamemi.Mars Hamama.....Mars Agila.....che poi sarebbe la Gilera.......
A meno chè per Tortora,Agila,Hamama, non si intenda il genere femminile, di cui possiamo dire,altresi,che i luogi ameni e solatii della terra emersa: ne covano diverse e variegate specie, senza, tuttavia, superare la ottima produzione di belle fanciulle che vede al comando la vicina Rosolini.Roso-linare alla gratella bella ancella.
L'assessore alla Cultura della Provincia Regionale, Barbara Palombella ne esce piena di cultura di qualità e di accoglienza di alto profilo gastronomico.
Inverando nei turisti, per caso, un coinvolgimento totale!Tanto chee dopo due ore di permanenza nei luogi stregati incominciano a cantare come agli equipaggi delle tonnare la lamentosa ed penetrante cialoma cantata o meglio mormorata,che non è un pesce, dagli eroici tonnaroti del promontorio, al vento di grecale:"aviemu pisci ca feti ra testa","aviemu pisci ca fati ra testa".
Insomma, il vero turismo del futuro prossimo venturo si dispieqa come nebbia in una mattinata di fine settembre fra le piatte plaghe della terra di Respensa o dell'antica terra Marittima di Nothi che poi sarebbe la stessa cosa.
Una manifestazione che si era prefissata un compito bene preciso, e che avesse, come poi si è rivelato: l'obbiettivo di centrare il "nulla": come valore alto del convegno dei finti spadaccini di Siracusa!
Ebbene, possiamo dire che l'obiettivo è stato raggiunto in pieno, senza, comunque, fare mancare per le signore accaldate palpiti e aneliti di rubicondo afflato divino della diffusa baroccheggiante nullità cosi generosamente offerta e messa in campo! E fra cannoli alla ricotta e arancini odorosi,offerti dietro regolare pagamento, dagli amici del grande Ciclope, che a distanza li pregio dei migliori complimenti per i propri goduriosi prodotti che a Pachino godono,loro si! e senza inganno, di condivisione politica unamime da parte di tutti.
Per finire con un fuori porta che ha offerto uno spettacolo pruriginoso alle signore incantate di tante lusinghiere parole che centrano il decoroso e pieno di pulsanti ed insignificanti significati che hanno avuto, manco a dirlo, il protagonista d'accatto principale,il vero eroe della serata del nihil abosoluto, che è il nostro "pippobaudo" presentatore locale, pro-sindaco, che ha voluto dimostrare che non con il ciliegino si vince la battaglia della governabilità di Pachino, ma basta semplicemente accendere localmente il monitor per avere tutto l'anno,nani,pupi,ballerine,e quauqraqua per fare continue feste e festini che in una prefigurazione estiva alla Pasolini per un ritorno in grande stile al giacobinismo settecentesco che porterà l'attuale castello Tafuri di Portopalo,con l'intervento di Flavio,per gli amici Fabio, Brigantony, scusate Briatore, a trasformarlo nella industria locale che tira,senza pista, di più: lo chemen de fer o baccarà con baccalà dissalato di contorno!
Ma stavolta,siamo democratici e condivisi,sarà: per Totti!!!!
Dall'alto del torrione del castello Tafuri,Cordiali saluti Spiros
Soppresso,MOMENTANEAMENTE,speriamo, il treno del sole:SIRACUSA-TORINO
Allego,inoltre,un articolo di oggi, de La Sicilia. D0ove si vede, chiaramente, che: da una parte si fanno voli pindarici, e dall'altro: la triste realtà delle ferrovie isolane e la soppressione di importanti linee di trasporto qual'è il treno del Sole,Siracusa Torino.
L'Onorevole Granata come assessore a Trasporti alla Regione Siciliana avrebbe utilizzato meglio il suo tempo se fosse intervenuto con autorità competente nei confronti della società ferroviaria.
In questo caso registriamo, e ci fà piacere, l'intervento di San Bruno Marziano! A quale, gli testimoniamo,in questo caso,attenzione per la presenza interessata istituzionale:visto che gli altri si sono dati alle novelle bucoliche.......
Cordiali saluti,Spiros
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LA SICILIA EDIZIONE DI SIRACUSA
Chiesto vertice in prefettura. Trenitalia non ha vetture per sostituire quelle da «bonificare»?
Soppresso il Treno del sole
SALVATORE MAIORCA
Soppresso da ieri, fino al prossimo sei gennaio, il treno Siracusa-Torino. Il mitico, storico, «Treno del sole», che per decenni, insieme con la «Freccia del Sud» Siracusa-Milano, ha unito i due lembi estremi d'Italia e che, a parte la storia, continua ad avere il suo spazio di mercato.
Riesplode così la questione ferroviaria, sopita da mesi. E il segretario generale della Cisl, Enzo Scatà, richiede un confronto con Trenitalia in Prefettura, con la partecipazione del ministro Stefania Prestigiacomo, del sottosegretario Nicola Bono e dell'assessore regionale ai Trasporti Fabio Granata.
La motivazione di Trenitalia è la necessità di sottoporre le vetture utilizzate in questa linea ad una pulizia straordinaria, dopo i lamentati episodi di infestazione da insetti (anche zecche). «Ma è proprio questa motivazione – rileva Scatà – che appare tanto infondata quanto strabiliante. Non stiamo parlando di un'aziendina di provincia, che ha, magari, un solo autobus e, quando deve metterlo in manutenzione, sospende il servizio, Stiamo parlando di Trenitalia, l'azienda che gestisce, in regime di monopolio finora, l'intero sistema ferroviario italiano. Pare più che ovvio, in caso di manutenzione, ordinaria o straordinaria che sia, sostituire le vetture in manutenzione con altre efficienti e pulite. Giammai interrompere il servizio, che è di pubblico interesse. Va quindi valutato, fra l'altro, se non ricorra la fattispecie di interruzione di pubblico servizio. È mai pensabile che Trenitalia non disponga di una dozzina di vetture per sostituire in servizio quelle che vanno in manutenzione? O non siamo piuttosto di fronte a una considerazione di tipo coloniale nei confronti di questo Sud del quale, peraltro a parole soltanto, ci riempiamo tanto la bocca senza mai compiere fatti conseguenti e coerenti?
«In particolare, in questo caso,– sottolinea Enzo Scatà – non siamo di fronte all'ennesimo tentativo di tagliare Siracusa fuori dalle grandi percorrenze nazionali e internazionali?».
«Per queste ed altre considerazioni – conclude il segretario generale della Cisl – è indifferibile la necessità di un confronto in prefettura».
Inutile ogni tentativo di chiedere chiarimenti a Trenitalia. Il centralino di Palermo non risponde. Una voce risponde, dopo mille chiamate con una tenacia degna di miglior sorte, al call center. Ovviamente nessuna spiegazione se non quel che risulta dal computer: treno sospeso dal 19 novembre al sei gennaio; collegamenti alternativi, cambiando convoglio, via Roma; bus diretto sostitutivo, peraltro la domenica soltanto, da Siracusa e da Palermo.
Intanto la soppressione, seppur temporanea, è comunque operativa. Nella indifferenza generale delle istituzioni locali. Con una sola eccezione: il presidente della Provincia, Bruno Marziano, chiede subito al prefetto la convocazione di un incontro urgente con Trenitalia e i parlamentari della provincia di Siracusa e invia una nota ai parlamentari per sollecitarne l'intervento.
«Proprio nel periodo delle più sentite festività dell'anno – rileva Bruno Marziano – si sopprime un servizio di vitale importanza per i collegamenti Nord-Sud. Il danno sarà enorme. Non soltanto per i nostri conterranei residenti in Piemonte, comunque al Nord, ma anche per tutta la nostra economia. La soppressione di questo treno, ancorchè temporanea, non fa certo onore a nessuno».