MARZAMEMI - Si è svolto tra sabato e domenica scorsa la "Conversione di San Paolo", evento annuale che vede impegnata le branche "Rover e Scolte" di tutti i gruppi Agesci d'Italia. Per la zona "Netina", l'evento formativo, per ragazzi dai 16 ai 21 anni, si è svolto tra Pachino, Marzamemi e Portopalo è ha visto la partecipazione dei gruppi di: Avola, Noto, Scicli, Rosolini e Modica. La manifestazione ricorda l'esperienza vissuta da San Paolo, protettore della branca R/S, che sulla via per Damasco, cadendo da cavallo, viene accecato dalla luce divina, da quel momento Saulo, persecutore dei cristiani, diventa San Paolo, sostenitore della dottrina di Dio e fondatore delle prime comunità cristiane. Le esperienze vissute da "Paolo di Tarso" vengono utilizzate quale spunto per educare i ragazzi ad essere degli "strumenti nelle mani di Dio" dimostrando che ognuno ha i propri progetti, ma il "Signore" ne ha altri su di noi che sono completamente differenti dai nostri. I partecipanti alla "Conversione di S. Paolo" si sono dati appuntamento, così, sabato pomeriggio presso la piazza "Regina Margherita" di Marzamemi.
Espletate le attività di apertura dell'evento, le comunità R/S sono state divise in due gruppi: i "Noviziati", comprendenti i giovani di 16 e 17 anni, si sono incamminati verso Pachino, mentre i "Clan", proposta educativa scout per ragazzi dai 18 ai 21 anni, si sono avviati verso Portopalo. 'Quali sono le cecità nel mondo ' e cercare di capire a fondo le caratteristiche dell'uomo-cristiano nella società attuale, sono stati gli argomenti cardini affrontati durante la due giorni organizzata dai "ragazzi col fazzolettone", attraverso attività svolte in "stile" scout e altamente significative come ad esempio il gesto simbolico di "buttare la maschera" che porta ognuno di noi e liberarci dei pregiudizi di cui ci soffoca e ci rende schiavi la società nella quale viviamo quotidianamente.
SALVATORE MONCADA
Fonte:
LaSicilia.it il 26-01-2005 - Categoria:
Cronaca