PORTOPALO - Ha assunto le dimensioni di un vero e proprio "esodo" il maxi-sbarco di clandestini nelle coste portopalesi. Ben 268 extracomunitari, di cui 68 donne e 21 bambini, sono arrivati ieri sulla banchina del porto. Il primo barcone, intercettato dai mezzi navali della Guardia di Finanza, è stato avvistato nottetempo a circa 22 miglia da Portopalo con a bordo 29 eritrei, tra cui anche due donne gravide che, insieme ad una bambina di 2 anni ed alla madre, sono state accompagnate all'ospedale di Noto. Di più ampia portata il secondo sbarco avvenuto alle prime luci dell'alba. Sempre la Guardia di Finanza ha intercettato un peschereccio, presumibilmente libico, con a bordo 208 persone di nazionalità eritrea ed etiope. Tra essi 4 donne gravide sono state trasportate al Trigona. Il terzo barcone è invece stato intercettato dalla Guardia Costiera: a bordo 31 extracomunitari, compresi un nigeriano ed un originario del Mali. Secondo il racconto di questi ultimi due immigrati, visibilmente più provati e per questo trasportati in ospedale dal personale medico del 118, i due si trovavano a bordo di una quarta imbarcazione con 27 persone a bordo colata a picco tra le onde. Del carico umano solo i due superstiti sarebbero stati salvati dall'altra imbarcazione, mentre gli altri venticinque sarebbero stati inghiottiti dalle onde.
Antonella Santuccio, medico del Pte di Pachino, è impegnata a curare una bambina che piange disperata, cercando la mamma, poco distante. Il sindaco di Portopalo, Fernando Cammisuli, sottolinea l'impegno dei volontari, come sempre encomiabile. «Purtroppo le mie parole sono rimaste lettera morta - dichiara Cammisuli - in quanto già parecchi mesi addietro avevo dato la disponibilità ad allestire in loco un centro di accoglienza immediata. Le autorità competenti ci hanno abbandonati e siamo costretti ad accogliere questi esseri umani in modo pessimo, qui al porto. Meno male che questa volta ci sono le tende. Questo schifo deve finire. Ho persino scritto al Ministro degli interni. Risultato: silenzio di tomba. E dire che Portopalo è il quarto punto in Sicilia più sollecitato dagli sbarchi di immigrati». Nel pomeriggio i volontari di protezione civile hanno portato un camion recipiente con mille litri d'acqua, per far si che i migranti potessero lavarsi. Beatrice Santuccio, del dipartimento regionale di protezione civile, afferma: «È la prima volta che assisto ad uno sbarco. È un'esperienza molto toccante».
Salvatore Marziano
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it del 01-09-2007 il 02-09-2007 - Categoria:
Cronaca