PACHINO - Si è svolta nei giorni scorsi, presso l'assessorato ai Servizi sociali e organizzata dall'assessore al ramo, Emanuele Rotta, una prima riunione riguardante il monitoraggio del territorio per combattere la dispersione scolastica nei quattro istituti comprensivi di Pachino. Alla riunione, avvenuta alla presenza degli assistenti sociali e degli psicologi dell'assessorato alle Politiche sociali, hanno partecipato i dirigenti dei quattro istituti scolastici pachinesi che hanno mostrato grande interesse per un progetto che possa in qualche modo combattere la grave «piaga» dell'assenteismo scolastico. «E' impensabile e inammissibile che nel ventunesimo secolo ci siano ragazzi che rischiano di rimanere analfabeti e privi di istruzione - dichiara l'assessore Rotta - per questo, in qualità di assessore ai servizi sociali, mi sono sentito in obbligo di avviare, assieme ai dirigenti degli istituti comprensivi di Pachino, un monitoraggio inerente la dispersione scolastica». Da un primo approfondimento del problema, comunque, è emerso che, nella maggior parte dei casi, ad assentarsi da scuola in maniera costante e continuata sono i minori che vivono con grossi disagi sociali alle spalle o in famiglie con problemi economici rilevanti, ragazzini, quindi, di undici o dodici anni che preferiscono spesso lavorare in nero, invece di frequentare normalmente, come i loro coetanei, le lezioni scolastiche. Intendono, in questa maniera, contribuire al bilancio familiare, se non altro non gravando con le loro piccole spese sul resto della famiglia.
Prima di avviare il progetto vero e proprio contro la dispersione scolastica ,comunque, sarà formato nei prossimi giorni un tavolo tecnico, composto da una commissione paritetica tra figure professionali nominati dall'assessorato alle Politiche sociali e elementi indicati dai vari istituti scolastici, in maniera tale da approfondire e determinare con esattezza le motivazioni che inducono molti minori ad abbandonare precocemente i banchi di scuola. Ad onor del vero, però, bisogna dire che oggi la dispersione scolastica, non assume i contorni estremamente preoccupanti di qualche decennio fa, ma rimane pur sempre una problematica sociale da estirpare alla radice per eliminare del tutto la cattiva abitudine di abbandonare gli studi prima dei termini consentiti dalla legge con la scuola dell'obbligo. Nei mesi scorsi i carabinieri hanno denunciato diversi genitori che hanno consentito l'evasione dagli obblighi scolastici dei figli minori.
SALVATORE MONCADA
Fonte:
LaSicilia.it il 17-02-2005 - Categoria:
Cronaca