PACHINO - (Salvatore Moncada) Sequestrata la discarica comunale di Coste Sant'Ippolito. Ad apporre i sigilli sono stati poliziotti del commissariato di via Tafuri guidati dal commissario capo Paolo Arena.
Un altro guaio, dunque, per il primo cittadino Paolo Bonaiuto. Gli agenti, sulla base del sopralluogo effettuato ieri mattina, hanno comunicato all'autorità giudiziaria la presenza di amianto nella discarica provvedendo al sequestro della struttura di abbancaggio dei rifiuti. In verità la discarica in questione risulta inattiva già da circa 4 anni ma la stessa, secondo i rilevamenti effettuati dalla polizia, versava in uno stato di totale abbandono. Nonostante le recinzioni, sulla base del sopralluogo, era possibile accedere liberamente alla discarica. I poliziotti hanno anche notato la presenza di un liquido nero che potrebbe essere percolato e cioè quel liquido refluo, con un tenore più o meno elevato di inquinanti organici e inorganici, derivanti dai processi biologici e fisico-chimici rilasciate dai rifiuti delle discariche. Registri di carico e scarico, perizie, elaborati grafici, formulari, agende, tutti documenti che dovrebbero essere conservati, perché previsti per legge a "tenuta obbligatoria" da parte dell'ente, sono stati trovati disseminati per la via o in uno stato di pessima conservazione.
Inoltre poco prima del cancello d'ingresso della struttura di abbancaggio rifiuti, è stato individuato un sito che conteneva manufatti di amianto, un materiale notoriamente pericoloso per la salute se inalato. Questi i motivi che hanno spinto gli agenti al sequestro della struttura. Più volte pronta per essere riaperta, così come annunciato dal primo cittadino Paolo Bonaiuto, la discarica invece è finita sotto il mirino della Procura. Ieri nel primo pomeriggio, l'assessore all'ecologia Patrizia Tossani, unitamente a personale dell'ufficio tecnico e della polizia municipale hanno effettuato un primo sopralluogo sul posto: «Cercheremo di sistemare la situazione nel più breve tempo possibile anche se prima di martedì non possiamo intervenire – ha detto -. In ogni caso la discarica è chiusa da almeno quattro anni se ci sono delle responsabilità riguardano la passata amministrazione. Noi – ha continuato l'esponente di giunta – ci siamo già attivati da tempo per la riapertura della struttura. Tutti i documenti e gli incarti necessari al riutilizzo giacciono presso gli uffici regionali competenti. La prossima settimana cercheremo di risolvere questo problema».
Fonte:
gazzettadelsud.it il 01-04-2012 - Categoria:
Cronaca