PACHINO - Potrebbe trovare soluzione tra oggi e domani la carenza idrica che sta attanagliando la città. I tecnici comunali infatti a partire da questa mattina inizieranno le operazioni di sostituzione di una pompa di aspirazione di uno dei pozzi di proprietà della casa municipale che attualmente fornisce non più di 11 litri di acqua al secondo. Un pompaggio, quello attuale, certamente sottodimensionato rispetto alle possibilità effettive di approvvigionamento e che dovrebbe notevolmente migliorare la portata con la nuova pompa di aspirazione.
Gli uffici della casa municipale hanno dunque deciso per la sostituzione della pompa di captazione anche se le condizioni economiche delle casse comunali non siano certamente rosee. Dalla casa municipale si parla infatti di un investimento necessario dato che, nonostante gli sforzi di tecnici ed operai, l'acqua nelle zone alte della città proprio non arriva. Inoltre le somme che saranno spese potranno essere ammortizzate in più anni, a differenza di altre soluzioni come quella di rinnovare la convenzione con il vicino comune di Portopalo per l'utilizzo di una trivella usata nel recente passato e che oggi Portopalo non ha intenzione di cedere se non a seguito di accordi precisi e con spese a carico del comune di Pachino.
L'investimento comunque sarà ridotto dal fatto che la pompa che Pachino ha acquistato è usata e questo farà scendere i costi. Qualche problema però potrebbe verificarsi per la camicia del pozzo che, durante le operazioni di sostituzione degli strumenti di captazione, potrebbe presentare dei cedimenti. Rimane invece ancora ferma al palo la soluzione che fu adottata in estate contro la carenza idrica e che l'amministrazione aveva presentato come l'ipotesi ottimale. Si tratta del pozzo di contrada Maccari avuto in comodato d'uso e per il quale l'ex sindaco Campisi era arrivato persino a denunciare l'Enel. Il pozzo rimane disattivato e di fatto impossibile da utilizzare ma non tanto per una carenza di alimentazione energetica, quanto per una serie di contenziosi legati alla trivella stessa. In merito a tale pozzo la casa municipale probabilmente invocherà l'intervento del prefetto di Siracusa. Intanto da circa una settimana ormai le zone alte della città sono completamente all'asciutto e non sempre si riesce a far fronte alla carenza idrica con le autobotti dato che i serbatoi spesso sono ubicati in posizioni difficilmente raggiungibili da parte degli operai. Ai cittadini pertanto non rimane che sperare in una rapida soluzione del problema.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 21-10-2008 - Categoria:
Cronaca