PACHINO - (aru) "Rinascita deve uscire allo "scoperto" assumendosi la responsabilità della crisi politica in atto a Pachino". Con queste parole l'assessore comunale dell'Udc, Nino Iacono, attacca gli esponenti della lista civica indicandoli quali responsabili principali della crisi politica che sta attraversando l'amministrazione comunale guidata da Sebastiano Barone. "Sono dieci anni- continua Iacono- che Rinascita condiziona la vita politica in città saltando una volta a destra o a sinistra determinando in questo modo la fortuna o meno di un'amministrazione. Oggi vengono a parlare di "mercato delle vacche" quando proprio loro hanno innescato questo meccanismo perverso allontanando la gente dai partiti. Per questo ritengo che dietro al "teatrino" al quale abbiamo assistito nell'ultimo consiglio comunale c'è sicuramente la regia di Rinascita, già in campagna elettorale". Per Iacono, Rinascita starebbe cercando anche "di allungare i tempi della crisi prima di sottoscrivere un documento di sfiducia per evitare di andare ad elezioni anticipate e dare invece il Comune per un anno in mano ad un commissario regionale". "Ebbene in questa "trappola" il sindaco Barone non ci casca - afferma l'assessore - e l'ipotesi della formazione di una giunta tecnica non è percorribile".
Un clima politico surriscaldato quello che si vive a Pachino dove ormai i rapporti tra il primo cittadino e il consiglio comunale sono deteriorati a tal punto che l'ipotesi di una mozione di sfiducia non è poi così lontana. Ad avvalorarlo sono le dichiarazioni del consigliere comunale della Dc, Sebastiano Rosa, che investe invece il sindaco della responsabilità della attuale crisi. "Barone oggi vuole fare la vittima - afferma Rosa- scaricando la responsabilità della crisi sui consiglieri comunali, quando invece in questi tre anni e mezzo di mandato è stato proprio il sindaco ad incrinare il rapporto con i partiti offrendo incarichi e posti di sottogoverno elargiti a persone solo di suo gradimento. In passato abbiamo anche appoggiato l'amministrazione con un assessore che ha svolto il suo lavoro nella massima trasparenza senza favorire nessuno per poi essere messo alla porta senza tanti complimenti".