PACHINO - Si è aperto uno spiraglio nella crisi politica che attanaglia la città. Alla base della possibile via di uscita la rinuncia da parte del sindaco di tenere fuori dalle logiche di nomina politica la carica di direttore generale del comune. La proposta è emersa durante l'ennesimo vertice tra il primo cittadino ed i coordinatori dei partiti della Casa delle libertà e di Rinascita. Se tale ipotesi avesse seguito, uno dei partiti componenti andrebbe ad indicare il nome del dirigente rinunciando ad un assessorato. Si libererebbe così un posto fondamentale in giunta, che, insieme alla settima carica amministrativa di nuova istituzione potrebbe far quadrare il cerchio. Il problema è ora vedere quale sarà la compagine politica che rinuncerà ad uno degli assessori. An da tempo insiste sui due rappresentanti come condizione per ritornare a far parte della maggioranza. Lo stesso vale per Rinascita che ha fino ad ora difeso strenuamente i suoi due post. A rimanere in lizza dunque sarebbero l'Udc e FI. Maggiormente disponibile ad accettare un posto in giunta, con l'indicazione del direttore generale sembrerebbe l'Udc. Ciascuna forza politica comunque si è riservata di decidere, ed ha preso tempo in attesa di una più accurata consultazione con i propri iscritti e con i vertici provinciali, ma non è difficile prevedere l'esito di tali consultazioni. Qualora infatti un partito dovesse decidere di non accettare la proposta che è stata avanzata, automaticamente potrebbe trovarsi tagliato fuori dai giochi e la maggioranza potrebbe formarsi senza quella componente dissenziente.
Un nodo cruciale invece sembrerebbe essere rappresentato dalla distribuzione delle deleghe. Anche qui però la rosa si restringe notevolmente. Forza Italia non vorrà cedere l'assessorato ai lavori pubblici e Rinascita farà sicuramente le barricate per i servizi sociali. L'Udc dal canto suo vorrà sopperire alla mancanza di un assessore con delle rubriche di maggiore peso, per cui a farne le spese sembrerebbe essere An a cui potrebbero essere assegnati nuovamente i beni culturali, già curati in passato da Emanuele Rotta, o, nella migliore delle ipotesi, lo sport e lo spettacolo. Intanto un ottimo banco di prova per la tenuta della nuova maggioranza che si potrebbe creare è costituito dall'approvazione del piano triennale che dovrebbe accogliere i suggerimenti di tutte le forze politiche ed essere redatto in un clima di collaborazione tra le varie componenti politiche. Da segnalare infine la posizione dei Ds che stroncano l'attuale classe politica che amministra Pachino: «Le ultime notizie - afferma Borgh - confermano la nostra precedente richiesta di dimissioni del sindaco». La bocciatura del centrodestra da parte di Borgh è totale. «Se guardiamo ai risultati, non dovrebbero essere rieletti neanche nei circoli ricreativi. Ecco perché il sindaco ignora le richieste della Cdl. E si tiene stretta Rinascita che gli ha cucito addosso il vestito di sindaco. E d'altronde Rinascita cerca di farsi garantire dall'unico che la può garantire, il sindaco».
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-02-2004 - Categoria: Politica