PORTOPALO - «Invece di pensare alle cose per il paese l'amministrazione pensa a sfiduciare il presidente del consiglio comunale». Esordisce così Elivio Taccone, capogruppo di opposizione nel commentare la proposta avanzata da Corrado Scala che ha suggerito una modifica dello statuto comunale per inserire la sfiducia al presidente del consiglio. «Ho l'impressione, -ha continuato il consigliere comunale- che chi non si attenga agli ordini debba per questo essere punito. Ornella Burgaretta è un presidente realmente super partes e non c'è alcun motivo per proporre una sfiducia nei suoi confronti. La proposta di Corrado Scala in realtà nasce da una decisione politica dell'amministrazione oltre che dall'aspirazione dello stesso Scala a fare il presidente del consiglio». Scala dal canto suo ha già chiarito che la proposta era già stata fatta qualche anno fa quando egli stesso sedeva nello scranno consiliare più alto, e dunque non può essere strumentalizzata, ma Elivio Taccone insiste: «Si tratta di una decisione politica a cui tutti si devono conformare. Non capisco per altro come mai il consigliere Sandra Scala, dopo avere votato per tre volte per impinguare di 30 mila euro il capitolo dell'assistenza domiciliare agli anziani, poi voti per lo storno delle stesse somme a favore degli spettacoli e di altre spese comunali.
Il paese è in abbandono e l'amministrazione pensa a sfiduciare il presidente del consiglio. Mi sembra paradossale». A dare manforte a Taccone è stato anche Barbagallo, gestore di un locale che afferma: «Le presenza turistiche a Portopalo scendono vertiginosamente. Da quando il mercato ittico non è più aperto al pubblico non c'è l'attrattiva dell'asta e conseguentemente la gente non viene, non si ferma nei ristoranti, in definitiva manca il traino, nel settore turistico, prima portato dalla pesca. Portopalo ha problemi gravissimi, la fogna scarica a 100 metri da una scuola ed a soli 20 metri da un villaggio turistico. Sono queste le questioni che devono essere risolte». Altro problema segnalato dal capogruppo di opposizione Taccone è relativo alle colonnine di approvvigionamento presenti sulle banchine del porto. «Non sono mai entrate in funzione, -ha affermato Elivio Taccone, ed oggi molte di esse risultano semi distrutte anche a causa della non installazione delle apposite protezioni. Come mai l'amministrazione non se ne occupa ed invece pensa alla sfiducia del presidente del consiglio? La banchina del porto ormai non consente neanche di transitare. So benissimo che non è di competenza dell'amministrazione comunale, ma so altrettanto bene che deve essere la casa municipale a sollevare il problema a chi di competenza».
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 23-12-2005 - Categoria: Politica