«L'Udc ha inviato delegati "troppo speciali" al congresso nazionale del movimento giovanile». È lo sfogo di Salvatore Francavilla, vice presidente del consiglio comunale di Pachino. L'esponente dell'Udc attacca e mal digerisce la scelta dei delegati, dettata a suo dire « da logiche di parentela». L'accusa è rivolta ai vertici dell'Udc, colpevoli di « gestire il partito utilizzando criteri di scelta meramente familiari». Il caso nasce poiché i delegati scelti per partecipare al congresso appartengono alla sfera familiare di alcuni noti esponenti dell'Udc, «come Pippo Gianni, deputato nazionale, Sebastiano Sbona e Iano Burgaretta» entrambi deputati all'Assemblea regionale siciliana. «Continuare a gestire il partito – accusa Salvatore Francavilla – seguendo logiche di scelta legate a criteri di parentela non porterà nessun beneficio. I delegati del movimento giovanile inviati al congresso fanno già, a vario titolo, attività politica di un certo livello. Per far crescere i giovani e per creare una nuova classe politica è necessario coinvolgere le nuove leve che tramite la partecipazione a manifestazioni di questo tipo avranno la possibilità di accrescere il loro bagaglio politico. Il giovane interessato a dare il proprio contributo non avrà una spinta a continuare se della politica rimane solo spettatore. Si allontanerà e non avrà né la possibilità né la voglia di fare la propria parte».
F. S.
Fonte: LaSicilia.it il 11-10-2003 - Categoria: Politica