Crollo distrugge la "muciara"

Crollo distrugge la "muciara" MARZAMEMI - Intervento dei vigili urbani ieri mattina a Marzamemi al fine di verificare i lavori in corso all'interno dell'antica tonnara. Il sopraluogo era stato sollecitato da alcuni cittadini allarmati per la presunta distruzione di una «muciara», una delle antiche barche che si accompagnava agli «scieri» durante la pesca del tonno. Più tardi, i vigili intervenuti sul posto ed il comandante Francesco Lenzi hanno fatto una breve conferenza stampa. «Dal controllo effettuato, -hanno dichiarato i vigili- non è risultato nulla di irregolare. Si tratta di lavori strutturali ai fini della manutenzione dei luoghi che al momento si presentano alquanto precari». Riguardo all'imbarcazione che, secondo le testimonianze di alcuni marzamesi sarebbe andata distrutta i rappresentanti del corpo di polizia municipale hanno dichiarato: «Al momento del nostro intervento sono stati trovati soltanto due grandi imbarcazioni all'interno dei locali, comunemente detti scieri, e un cumulo di macerie costituito da detriti vari e, da una ispezione sommaria, anche da una vecchia imbarcazione che si può ipotizzare sia andata distrutta a seguito del crollo del tetto in canne e gesso. Non sono stati riscontrati elementi per affermare che la barca sia stata distrutta volontariamente. I lavori riscontrati al momento sono limitati soltanto ad una ripulitura dei locali lasciati per lungo tempo in abbandono. Successivamente, dalle informazioni in nostro possesso, sarà montato un ponteggio per la sistemazione del tetto e gli scieri verranno portati fuori ad uno ad uno dai locali che attualmente li ospitano per permettere i lavori».

L'allarme tra i cittadini ieri si era diffuso rapidamente, e secondo le testimonianze di quanti erano presenti almeno una delle due muciare che costituiva parte della flotta per la pesca del tonno sarebbe andata distrutta forse perché troppo vecchia e malandata. Sul posto in effetti tra il cumulo dei detriti si possono scorgere parti di una vecchia imbarcazione in legno. «Sarebbe opportuno verificare se ci sono delle responsabilità, - ha commentato un abitante della borgata, dato che si tratta di testimonianze storiche che vanno valorizzate».
Sul futuro della vecchia tonnara non si hanno notizie certe. Diversi anni fa i locali venivano utilizzati per mostre etnologiche ancora ricordate con interesse da qualche turista. Secondo quanto affermato dall'ex amministratore della tonnara Emilio Sessa, pare che l'intenzione dei proprietari sia quello di trasformare i luoghi in un albergo.

salvatore marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-10-2004 - Categoria: Cronaca

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PRIMA CROLLANO I TETTI E POI FANNO I COMUNICATI!!!!(vedi data)
La data è del 23 ottobre ma sicuramente si riferiva al 13 cioè il giorno dopo il crollo!
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Ecco il comunicato!!!!


Associazione Studi Storici e Culturali

Alla Sovrintendenza BB.CC. di Siracusa
Al Sindaco del Comune di Pachino
Agli organi di stampa
LORO SEDI

Comunicato sulla “Tonnara di Marzamemi”.

L’Associazione Studi Storici e Culturali di Pachino

considerando certamente opportuni gli interventi in atto per il recupero del soffitto del loggione della Tonnara Villadorata di Marzamemi,nonostante ravvisi in essi un ritardo che ne ha compromesso nel complesso la struttura;
considerando lo stato e le condizioni precarie in cui versano i beni mobili, costituiti dal materiale un tempo utilizzato per lo svolgimento delle attività legate alla pesca dei tonni e alla lavorazione degli stessi custoditi dentro i locali del loggione;
considerando gli stessi, nonché le strutture architettoniche e i beni immobili in esso presenti, un BENE CULTURALE PATRIMONIO non solo di tutta la COLLETTIVITA’ Pachinese, in quanto ne costituisce parte fondamentale della MEMORIA e dell’IDENTITA’, ma un patrimonio in generale per l’intera comunità isolana e Mediterranea per l’importanza rivestita in sede di ricerca sui cicli di produzione, lavorazione e trasformazione del pescato;
considerando la quantità di beni mobili un tempo presenti nei locali, oggi irrimediabilmente perduti per l’incuria e l’ignavia degli uomini e per cause legate allo scorrere del tempo e agli eventi climatici;
considerando che nei lavori di sistemazione del soffitto si ravvisa la NECESSITA’ di mettere in sicurezza tutti i beni custoditi nei locali del loggione, onde EVITARE una ulteriore ed irrimediabile perdita degli stessi;

CONFIDA nell’operato della Sovrintendenza BB.CC. e nel suo ruolo di controllo sulle attività in oggetto;
CHIEDE la messa in sicurezza degli Scieri e di tutto il materiale conservato nei locali, onde evitarne un incauto spostamento con conseguenti rischi di ulteriori danni;
CHIEDE, qualora non fosse possibile mettere tutto il materiale in oggetto in sicurezza e si ravvisasse l’inderogabile necessità di trasferire fuori dai locali del loggione della tonnara gli Scieri e gli altri Beni, di avere la MASSIMA CURA nelle fasi del trasferimento e la costruzione di una struttura complessiva in grado di proteggere tutto il materiale dalle intemperie e dagli eventi climatici e dalla eventuale curiosità dei passanti i quali, anche involontariamente, potrebbero arrecare ulteriori danni ai Beni in questione;

CONFIDANDO, infine, nella sensibilità del proprietario dei locali della Tonnara, nella professionalità della ditta esecutrice dei lavori, nel fondamentale ruolo svolto dalla Sovrintendenza ai BB.CC e nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale a preservare quanto su esposto, SI INVITANO le associazioni di volontariato, le scuole di Pachino di ogni ordine e grado, il complesso sistema imprenditoriale e finanziario locale, le forze politiche, le associazioni sindacali, le organizzazioni religiose e tutti i cittadini ad una attenta riflessione sull’opportunità di preservare i Beni Culturali in generale presenti nel territorio di Pachino.

Pachino, 23 ottobre 2004

f.to il Presidente dell’Associazione
dott. Roberto Bruno
Era una "muciara"

Oggi pomeriggio ero molto impegnato. Si svolgeva presso la parrocchia di Don Bosco in via giberti a firenze il compleanno del mio bambino che il giorno 6 ha compiuto sette anni. La festa è stata posticipata al 14 perchè un altro Bambino -vanno a scuola insieme- con genitori originari dello Sri Lanka, avendo da copiere gli anni fra qualche giorno ci siamo messi d'accordo per potere festeggiare insieme l'avvemimento annuale. Per cui ho postato velocemente questo messaggio che conferma la mia "critica" alla "ASSOCIAZIONE".
Ho collocato il messaggio nel primo post perchè ,a parte le critiche, di fatto penso che a queste persone bisogna comunque dire grazie. Anche se il leggero ritardo è comunque un segnale importante che su questo tema ,fondamentale per la formazione del buon cittadino, qualcuno ha ,nonostante tutte le incombenze, la voglia ed il tempo per potere affrontare questi temi. Leggendo le raccomandazioni e la segnalazione ho ritrovato concetti che è 25 anni che mi rimbalzano nell'ambito delle mio richerche che poi sono il mio "fare".Ricordo, a chi lo avesse dimenticato che sono un Architetto e che sui temi, che qualcuno affronta solo ora, mi sono speso in circostanziate ricerche che curo da molti anni: come "cultore" della storia di questo territorio che io continuo a chiamare Pachino-Promontorio. E fin dall'inizio, dal varo del loro sito ho cercato - era possibile linkare i siti- di intrattenere con loro un rispettoso e cordiale rapporto. Non voglio ricordare i tentativi riusciti del solito asino che in quella circostanza è riuscito, con una serie sistematiche di auto-provocazioni, a realizzare: facendo chiudere il guestbook dl sito di KALAFARINA.Infatti furono postati una serie di messaggi, che conservo, che sono riusciti a provocare la rottura con questa associazione. La chiave di tutto è stato l'inopportuno commento di "collega" che ha dato a queste persone, ma lui stesso è della stessa pasta, l'opportunità di contrapporsi ignorandoti perchè, accomunati da diverse mire ad avereil monopolio su certe cose in internet ( chi la politica, chi la cultura, chi il commercio elettronico e d altre stupidaggini di questo tipo si sono trovati accomunati nella necessità di farmi cambiare starda e fare altre cose. Il collega per esempio: voleva avere sui Beni Culturali del Promontorio l'esclusiva. Dopo che i cani hanno cominciato a miagolare e i gatti hanno cominciato ad abbaiare, per dimostrare tutta la sua indignazione, per essere stato seppellito da una moltitudine di informazioni che non conosceva: ha dichiarato, e lo si legge ogni volta che si apre una sua pagina, che: "La cultura non ha padroni". Del tipo: "quando la gatta non può arrivare al lardo dice che è rancido." Tuttavia, sorvolando sulla verità perchè, si sà, è inutile esplicitarla perchè chi si appresta a varcare questa soglia trova tumulto ed indisposizione anche all'ascolto per questo: "Si vive accarezzando come un sogno l'essere se stessi". Pertanto, vi informo che la bestia (666) non si è fermata: raglia come "u sceccu ro zu Currau". Tuttavia, nell'imperante torpore dei primi anni 90, fino quasi a comprenderlo tutto e dell'inzio degli studi, sulle informazioni culturali e sulla salvaguardia dei beni storici archeologici etnografici della nostra Pachino, è bene ricordare che,prima di ora, su questo tema: molto hanno fatto, negli anni passati, l'Associazione Cattolica, dove, manco a dirlo, era interessato anche Mauro Adamo. Che raccolse è pubblico, nella seconda metà degli anni 80, una raccolta sistematica di oggetti, fotografati poi in un volumetto, che vennero esposte in varie mostre al pubblico di Pachino.
Oggi, questa nuova Associazione Culturale, presieduta da Roberto Bruno, piano, piano stà cercando di reimpostare le problematiche connesse al recupero del nostro patrimonio ambientale,architettonico e culturale. E di questo gli sono molto grato. Forse il crollo e la distruzione di una muciara era il prezzo che si doveva pagare per mettere in evidenza la necessità di controlli più attenti da parte delle componenti più sensibili al corretto riuso e restauro dei pochi esempi emblematici ed irripetibili che abbiamo nel nostro territorio. Io quando leggo gli articoli alle volte mi chiedo: ma è possibile che a un giornalista lo deve dire il carissimo Prof. Emilio Sessa su qual'è l'oggetto dei lavori e delle sue future destinazioni? Io credo che và posta, senza alcun dubbio, una attenzione maggiore nella fase di approvazione dei progetti da parte del comune e da parte della sovrintendenza di Siracusa. Ma è essenziale, anche, seguire le fasi del restauro ed il recupero dei muri esterni che rischiano di fare la stessa fine della Torre Xibini: dove è stata cancellata ogni traccia evidente della sua vera storia. La notizia, tuttavia, data, nell'articolo dell'amico Marziano, sulla destinazione d'uso della struttura, comunque: mi rattrista molto! Anzi, moltissimo! Erano altri i programmi ed i progetti preventivati per questa struttura della Tonnara di Marzamemi. Avevamo, e lo ho, ancora alta, la convinzione che, mai e poi mai una struttura di quel tipo, per le sue dimensioni, per le sue architetture, per i suoi volumi, dico mai e poi mai: dovesse essere recuperata per realizzarci un albergo. Si pensava allora, ed è nella mente di tutta La collettività pachinese e non, che quella attrezzatura dovesse essere destinata a una funzione pubblica e sociale. Sede della delegazione, sala teatro, sala cinematografica, un ristorante, una pizzeria, spazi "museali" capaci di raccogliere e raccontare, ai visitatori, la storia e l'identità di un popolo che nella simbiosi organica di un collegamento reale con i progetti di recupero del Palmento di Rudini avesse creato un circuito integrato capace di dare contenitori e spazi per un salto di qualità culturale e ambientale, enorme, all'intero Promontorio. Questa destinazione d'uso mi fa anche pensare che è finita per sempre l'identità e la storia più bella e ricca di Marzamemi. Cordiali Saluti Spiros