89 milioni di euro per integrare il reddito dei produttori agricoli, finanziamenti in regime di “de minimis”
(AGE) PALERMO - Si è rivelata proficua la presenza del presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro in Consiglio dei ministri (la presenza del presidente della Regione Siciliana è regolata dall'articolo 21, terzo comma, dello Statuto regionale e ne prevede la partecipazione nelle sedute del Consiglio nelle quali vengono trattate questioni di interesse siciliano).
Cuffaro, infatti, ha chiesto ed ottenuto per gli agricoltori, per le cantine siciliane e per le organizzazioni di categoria nuovi incentivi che consentiranno di contrastare la grave crisi che rischiava di mettere in ginocchio il settore.
Il Consiglio dei ministri ha approvato, infatti, un decreto-legge con il quale vengono stanziati 89 milioni di euro che serviranno a rafforzare l'agricoltura contrattualizzata e garantire un reddito accettabile ai produttori agricoli . Il provvedimento, pensato in primo tempo per le province pugliesi, su sollecitazione del presidente Cuffaro è stato esteso anche alle province siciliane interessate dalla crisi.
Ci sarà, quindi, anche per gli agricoltori siciliani l’estensione dei finanziamenti in regime di “de minimis” e verra utilizzata l’Agea per ritirare le eccedenze di uva da tavola in eccesso di mercato e sono state previste nuove risorse per la “distillazione di crisi” e l’arricchimento . “Si tratta - ha commentato Cuffaro - di un primo risultato che attesta la disponibilità del governo verso il settore agricolo. Un settore che ricordiamo contribuisce in maniera significativa al prodotto interno lordo delle regioni meridionali e che in Sicilia grazie agli sforzi dei nostri agricoltori, che sono sempre più orientati alle produzioni biologiche e di qualità, è ormai divenuto prioritario”.
Cuffaro, infatti, ha proposto in Consiglio dei ministri l’emanazione di una legge di settore che affronti in maniera organica il sistema degli incentivi, il problema del credito (cambiali agrarie), il ripianamento delle passività delle aziende e, infine, le crisi di mercato. “Si tratta - ha detto Cuffaro - di provvedimenti da troppo tempo attesi dai nostri agricoltori, che è necessario affrontare in maniera organica per consentire loro di programmare e affrontare con serenità non solo il presente ma anche il futuro. Solo così possiamo incentivare gli investimenti nel settore agricolo e dare alla nostra agricoltura l’ulteriore spinta verso la qualità necessaria ad affrontare anche i problemi che si presenteranno con l’apertura dei nuovi mercati”.
Fonte:
Greenplanet.net/AGE il 04-09-2005 - Categoria:
Economia