In conseguenza delle valutazioni espresse dalla segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, che ritiene necessaria una svolta nella amministrazione provinciale, l'assessore alla Cultura, Barbara Fronterrè, non ha ritenuto di partecipare alla conferenza che era stata indetta ieri dal presidente. Sebbene l'azione amministrativa dell'assessorato sia sempre stata supportata da un'idea forte e precisa degli obiettivi e delle strategie, come attestato dai documenti d'indirizzo prodotti, le risorse per l'attuazione delle politiche culturali hanno subito un progressivo immiserimento, che ha reso difficile perseguire quegli obiettivi civili, sociali e di sviluppo che le politiche culturali devono attuare: e ciò per concorde volontà dei rappresentanti di alcuni rappresentanti di forze politiche di maggioranza, dimostratisi lontani dal concepire gli investimenti nella cultura come motore d'innovazione e sviluppo.
Per questo, riteniamo necessario avviare subito un confronto sulle progettualità culturali e sulle risorse da destinarvi, nel quadro di un complessivo rilancio dell'attività amministrativa, di un impegno per la redazione del nuovo bilancio in tempi realmente utili alla programmazione e con modalità che assumano, come unico orizzonte delle scelte, l'interesse del territorio e dei cittadini. Il nostro territorio richiede un forte impegno nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio anche (ma non solo) come volano dell'economia turistica. Questi temi devono animare il rilancio politico e amministrativo del centrosinistra, per garantire quel buon governo della provincia che è per noi condizione indispensabile.
MARCO RUSCICA
segretario provinciale di Rifondazione Comunista
Fonte: LaSicilia.it il 18-01-2007 - Categoria: Politica